Dopo un
breve e intenso week end con gli amici di sempre a Marina di Noto, nel
solito hotel…dei “professori” (questione di trattamento economico!) ed
una deliziosa cena per salutare un amico che va in vacanza, per un
mese, in America (beato lui!), anch’io decido, all’improvviso, di
concedermi un lungo e meritato periodo di riposo in un luogo bellissimo
e lungamente sognato, con i colleghi, durante la ricreazione e nelle
ore buche. La Tunisia! D’altronde, pure un insegnante, anche se
precario, ha diritto alle vacanze! O no!? Quindi, dopo aver preparato
accuratamente il viaggio, cercato notizie su Internet sulla storia, la
cultura e i costumi di questo affascinante e misterioso paese, per
“rifocillarmi” delle energie necessarie, prima della desiderata
partenza, mi concedo un breve “riposino”…
Imponenti vestigia romane, testimonianze di un'antichissima tradizione
cristiana, paesaggi che sorprendono per la prevalenza del verde,
abbondantemente trapuntato da colorate fioriture primaverili. La
Tunisia offre questo e molto altro. Lo fa da tempo, avendo sposato la
linea del turismo culturale – religioso accanto a quella «originaria»
delle vacanze balneari.
Questo mi sembra di aver letto tante volte nei cataloghi turistici,
sfogliati distrattamente, tra gli scaffali colorati della mia agenzia
di viaggio.
E il viaggio comincia da Cartagine, ad una manciata di chilometri da
Tunisi, precisamente dalla collina di Byrsa, balcone panoramico ed
epicentro di una storia lunga 3.000 anni, a partire dalla fondazione ad
opera dei fenici nell'814 a. C.
Quassù riecheggia il «Carthago delenda est» di Marco Porcio Catone ed
il visitatore può rendersi conto personalmente di quanto quel proposito
non restò lettera morta, peraltro tradotta anche in lingue diverse da
quella dei latini.
Ecco le rovine del quartiere punico, quelle del foro romano,
testimonianza della ricchezza della città in epoca imperiale, ed il
museo che ospita resti raccolti negli scavi di oltre un secolo,
realizzato laddove sorgeva la biblioteca di Sant'Agostino. E dopo aver
ammirato vasellame, statue e mosaici, uscendo dal museo si può godere
di una meravigliosa bouganville in un cortile a ridosso dell'ex
cattedrale di San Luigi.
Altri siti ricordano l'antica tradizione cristiana: dal piccolo
anfiteatro, dove nel 203 avvenne il martirio delle Sante Perpetua e
Felicita, alle Terme di Gargilius che nel 411 ospitarono la Conferenza
di Cartagine, teatro dello «scontro» fra vescovi cattolici (in primis
Agostino) e donatisti. E poco distante ci sono i resti della Domus
Caritatis, dove Agostino, vescovo di Ippona, soggiornava in occasione
dei suoi viaggi a Cartagine, e dove si trova il primo fonte battesimale
della città.
Scendendo verso il mare ecco le grandi cisterne della Maalga, dove in
epoca imperiale veniva raccolta l'acqua portata dai monti attraverso un
lungo acquedotto, ed un'altra opera di alto livello ingegneristico,
vale a dire il porto antico. Imponente poi è il complesso delle Terme
di Antonino, scoperte dopo i bombardamenti tedeschi del 1944: la loro
costruzione, su una superficie di circa 4 ettari davanti al
Mediterraneo, iniziò sotto Adriano per concludersi durante l'impero di
Antonino Pio.
Anche l'entroterra offre siti archeologici di grande suggestione,
immersi nel verde della campagna. Ad esempio, Oudhna, l'antica Uthina,
con l'ampio anfiteatro da 16.000 posti ed il Capitolium, oppure Utica,
più vicina al mare, con le sue necropoli puniche e soprattutto i
mosaici d'età repubblicana, «ravvivati» dagli spruzzi d'acqua del
custode per renderli più visibili all'occhio del visitatore.
Ma i mosaici più belli, provenienti da varie località, sono quelli
ospitati nel Museo del Bardo, a Tunisi, ideale conclusione di un
viaggio da ricordare.
All’improvviso, stordito, mi sembra di sentire, da lontano, l’allegro
calpestio dei ragazzi della mia scuola che “sfrecciano” nei corridoi
pieni di luce, i soliti rimbrotti dei bidelli e l’inconfondibile voce
del mio preside che sgrida sempre qualcuno. E, infine, sento, ferrea e
decisa, la campanella del primo giorno di scuola… Intanto, mi risveglio
dal “breve riposino”, affogato di tristezza e di sudore…!
E la mitica Tunisia, le antiche vestigia, le spiagge, il sole!? Era
solo un sogno! Un sogno lungo un viaggio!
E si, per noi docenti precari, anche i sogni sono…precari,
specialmente, in una notte di mezza estate!
Angelo Battiato (inviato speciale a ...... per adesso do
chianu a duca)
angelo.battiato@istruzione.it