Uno
"scenario drammatico" è quello descritto - durante la conferenza di
venerdì 8 - da FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e GILDA UNAMS
della Campania.
All'incontro - cui sono intervenuti Giuseppe Vassallo, segretario
generale FLC CGIL Campania; Rosalba Visone, segretario CISL Scuola,
Luigi Panacea, segretario Uil Scuola, Gaetano Mattera, segretario Gilda
Unams - le organizzazioni sindacali hanno fornito dati e raccontato le
conseguenze dei tagli lineari operati dal Governo. "Tagli che -
raccontano - hanno colpito in maniera cieca ed indifferente la scuola
campana..
Gli organici che l'ufficio scolastico regionale della Campania ha
definito per il prossimo anno scolastico non sono compatibili con il
normale funzionamento delle scuole statali della nostra regione" hanno
denunciato le OO.SS
Dal 1° settembre 2009 i posti cancellati in Campania sono circa 18mila
(più di 12mila docenti e 6mila amministrativi, tecnici e ausiliari),
pari al 13,6% dell'intera manovra nazionale.
In particolare, dal 1° settembre 2011 secondo le OO.SS, saranno 2200 i
docenti in meno e 1771 le vacanze del personale ATA.
La Campania è la regione con il taglio in assoluto e in percentuale più
alto con gravi conseguenze sull'offerta formativa, sul tempo scuola e
più in generale sulla qualità della nostra scuola.
Tra i dati forniti da FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e Gilda, quelli
relativi alla percentuale del tempo pieno in Campania che è del 6 % su
una media nazionale del 27% , il taglio di 1301 collaboratori
scolastici come conseguenza dell'accorpamento dei plessi, il dato non
confermato del numero di supplenti in meno (circa 3mila, ma non è
possibile, secondo le OO.SS, una statistica certa di quanti
effettivamente non lavoreranno).
Occorre rettificare l'impostazione esclusivamente finanziaria degli
interventi - hanno sottolineato le sigle sindacali - ed è necessario
adattare gli interventi alle condizioni ed ai bisogni degli alunni.
"La Regione - hanno aggiunto i rappresentanti di categoria - deve
mettere in campo risorse per l'occupazione e per la garanzia del
reclutamento e chiediamo all'ufficio scolastico regionale di convocare
una riunione sull'adeguamento di organico e sull'organizzazione degli
uffici periferici".
Le organizzazioni sindacali hanno anche condannato unitariamente
l'azione del MIUR di depauperamento dell'offerta formativa e di risorse
umane e deplorato l'assenza di istituzioni, Regione, Province e Comuni,
per la mancata predisposiizione di interventi concreti e non
palliativi, a favore della Scuola campana.
Hanno infine annunciato mobilitazioni - col coinvolgimento dei
movimenti, degli studenti, dei genitori e dei lavoratori di tutte le
categorie - a difesa della scuola pubblica campana.
(da http://www.napoli.com)
redazione@aetnanet.org