Bronte (Catania): la
docente è stata sospesa dalla commissione di esami, ma continuerà a
insegnare. Secondo i carabinieri avrebbe girato la traduzione via sms
CATANIA - "Abbiamo ricevuto la segnalazione del presidente su quanto
era accaduto e così, in via cautelare, abbiamo sospeso da componente
della commissione d'esami la professoressa e inviato un collega a
sostituirla".
Il dirigente dell'Ufficio provinciale
scolastico di Catania, Raffaele Zanoli, conferma la notizia del
provvedimento adottato nei confronti di una docente di latino che, il
giorno dell'esame di maturità, avrebbe inviato la traduzione del
compito di latino con il telefonino al figlio.
L'episodio risale al 23 giugno scorso ma è stato rivelato soltanto ieri
da Repubblica. La docente era di commissione nel liceo classico Ignazio
Capizzi di Bronte, nel Catanese. E, secondo la ricostruzione dei
carabinieri della compagnia di Randazzo che sono intervenuti sul posto,
dall'istituto, con il proprio telefonino avrebbe inviato la traduzione
della prova di latino a suo figlio, impegnato nello stesso esame in
un'altra scuola catanese, il liceo classico Michele Amauri di Giarre.
I militari dell'Arma hanno ipotizzato il reato di abuso d'ufficio, ma,
secondo quanto si è appreso, non avrebbero trovato il testo nel
telefonino della professoressa. La docente continuerà regolarmente a
insegnare, perchè il provvedimento di sospensione, cautelare, riguarda
soltanto il suo ruolo di componente pro-tempore della commissione
d'esami.
(ad http://www.lasiciliaweb.it)
redazione@aetnanet.org