Il lancio online è per
oggi. Torino e Genova le città pilota. L’idea è semplice: salvaguardare
le finanze familiari e l’ambiente. Vendilibro.it
è il primo sito ufficiale che permette a tutti i ragazzi di trattare la
vendita e l’acquisto di testi scolastici e universitari usati,
gratuitamente e direttamente, senza intermediari, garantendo così un
effettivo risparmio: per i budget domestici, che non devono
affrontare la spesa di libri nuovi; per l’ambiente, perché se si
stampano meno libri si produce meno carta, si spreca meno acqua e si
emette meno
CO2.
«Vendilibro.it è uno strumento che facilita e abilita il contatto tra
gli studenti, riducendo i passaggi, senza rivendicare alcun compenso o
diritti sullo scambio del materiale pubblicato dai ragazzi e lasciando
loro il libero arbitrio di trarre direttamente eventuali benefici. Noi
vogliamo esclusivamente incentivare e facilitare il riuso dei testi
scolastici» spiega Gianni Drago, torinese, dirigente in una società di
servizi e consulenza per il settore assicurativo, co-fondatore del
sito.
Che aggiunge: «Tanti anni fa ricordo che a Torino andavo sotto i
portici di palazzo Carignano a vendere i miei libri. C’era una sorta di
mercatino spontaneo, fatto dagli studenti. Si andava con la lista, per
acquistare o vendere i testi usati l’anno precedente. Ecco,
Vendilibro.it è la versione telematica di quel mercatino».
«Sono padre di due ragazze e sono al corrente dei costi che una
famiglia deve sostenere all’inizio di ogni anno scolastico» aggiunge
ancora Drago. «E io sono un ex studente che ha provato a vendere libri
a negozi che trattano testi usati, ma sempre rimettendoci una discreta
parte di euro» gli fa eco Paolo Ernesto Sussi, studi presso la Business
School dell’Università degli Studi di Torino - Scuola di
Amministrazione Aziendale -, appassionato di comunicazione e web,
l’altro ideatore del sito (ha contribuito allo sviluppo del progetto
anche Mario Maaroufi, web designer toscano).
Come funziona? L’annuncio viene pubblicato da chi vende o cerca sulla
bacheca ed è classificato a seconda della scuola e città.
L’applicazione virtuale, insomma, dei più tradizionali foglietti appesi
nelle bacheche delle Università: offerta-domanda. Solo che in questo
caso ci sono anche i testi delle scuole elementari e delle medie
inferiori, oltre che superiori. «E noi interveniamo per controllare che
i contenuti proposti siano pertinenti e consoni allo scopo del
servizio, verificandoli uno ad uno» spiega Sussi. «Rispetto - aggiunge
- agli altri siti di annunci, Vendilibro.it non richiede registrazione,
non si paga nulla per l’intermediazione delle transazioni, è solo per
testi scolastici e non è riservato ai libri nuovi».
I vari domini di Vendilibro (.it. com. net), naturalmente, sono stati
regolarmente registrati e anche il marchio è stato depositato, presso
la Camera di commercio di Torino. Il trattamento dei dati è regolato
dalla norma in materia di privacy, che è descritta nel sito. «Partiamo
con Torino e Genova, che abbiamo scelto come città-pilota del Nord
Ovest. L’intento ovviamente è quello di estendere il campo, cercando di
coprire più città e più scuole possibili» dice Drago.
E poi, c’è l’obiettivo di sensibilizzare al riuso dei libri. «Ho svolto
ricerca su quanta carta viene inutilmente stampata da procedure
amministrative di grandi aziende, tipo assicurazioni. Ho scoperto che,
oltre alla produzione di C02, per ogni tonnellata di carta si sprecano
40 tonnellate d’acqua. È un tassello importante per meditare e farci
orientare al concetto del riuso. Le grandi aziende stanno cercando di
risparmiare carta con l’informatica. Noi possiamo farlo riutilizzando i
testi scolastici e non acquistandone di nuovi».(di Fabio Pozzo da
lastampa.it )
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