I sindacati
scuola della Provincia di Enna, hanno unitariamente incontrato a
Palazzo D’Orleans il dott. Greco, Segretario Particolare del Presidente
della Regione e la Dott.ssa Monterosso, Capo di Gabinetto del
Presidente della Regione Siciliana
Lombardo.
Le OO.SS di Enna, hanno congiuntamente denunciato l’insostenibilità di
questo ulteriore taglio provocato dalla riforma Gelmini che sta
mettendo in ginocchio la scuola pubblica italiana: è sotto gli occhi
del Paese intero che, più che ad una reale volontà di migliorare il
sistema di istruzione italiano, la riforma Tremonti-Gelmini risponde
alle esigenze di recupero di risorse economiche infatti, in tutte le
scuole di ogni ordine e grado, l’offerta formativa risulta fortemente
depauperata.
Per raggiungere l’obiettivo, 133.000 operatori del mondo della scuola
sono stati cancellati con un colpo di spugna; di questi, più di 16.000
nella sola Sicilia (il 12% del totale nazionale) e 621 circa in
Provincia di Enna.
Come già denunciato dalle OO.SS scuola del territorio, la terza tranche
di tagli, non è materialmente sostenibile:
Per l’a.s. 2011/2012, nella provincia di Enna, il taglio ammonta a 175
posti così ripartiti:
• - 56 posti nella scuola primaria;
• - 8 nella scuola secondaria di primo grado;
• - 41 nella secondaria di secondo grado;
• - 70 circa relativamente al personale ATA.
Complessivamente nel triennio, la contrazione è pari a 621 posti (-175
a.s. 2011/12, -240 a.s. 2010/11, -202 a.s. 2009/10); una cifra enorme
che sta mettendo in ginocchio le scuole della provincia attraverso una
pesante riduzione dell’offerta formativa e dei servizi di supporto alla
didattica: scompare il tempo pieno nella primaria, aumenta il numero di
alunni per classe, si chiudono i laboratori, si riducono i servizi agli
alunni e ai genitori, si accentuano i problemi legati alla sicurezza,
si taglieranno classi con il rischio di non tenere conto né delle
scelte di indirizzo fatte dagli studenti, né della particolare
orografia del territorio (tra l’altro per niente tenuta in
considerazione dalle procedure di razionalizzazione, ancora in corso
d’opera, che prevederebbero, per la Provincia di Enna, l’accorpamento
di ben sette istituzioni scolastiche delle scuole al di sotto dei 300
alunni).
Un pesantissimo contraccolpo dal punto di vista sociale in un
territorio in cui la crisi economica ha accresciuto notevolmente
l’esercito dei disoccupati.
Per questo motivo, le OO.SS di Enna assieme ad un documento scolastico
firmato dai Dirigenti Scolastici Provinciali e ribadendo quanto già i
regionali stanno facendo, hanno chiesto un intervento urgente ed
imponente della regione presso il governo nazionale non più
procrastinabile per bloccare il taglio che si sta operando e attribuire
un organico docente e Ata funzionale all’offerta formativa rispondente
alle esigenze reali della Regione e dei territori: non si può accettare
che, mentre in altre Regioni si siano dati ulteriori posti in deroga in
organico di diritto (400 in Lombardia, 200 in Emilia Romagna), al sud
si continui a tagliare minando alle fondamenta la struttura stessa
della scuola pubblica e la sua stessa sopravvivenza.
L’amministrazione regionale, partendo dalle esigenze reali delle
scuole, si è impegnata ad intervenire. Alle parole della politica,
auspichiamo che seguano i fatti.
Le OO.SS di Enna, martedì 7 giugno alle h. 11.30 terranno un’assemblea
straordinaria destinata a tutti gli operatori della scuola della
Provincia presso l’ITC “Duca D’Aosta” di Enna, per decidere le azioni
da continuare a mettere in campo. (da
http://www.vivienna.it/)
redazione@aetnanet.org