ll nuovo decreto
di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (GaE), DM.44 del 12
maggio 2011, ha buttato nello sconforto quasi 20000 aspiranti docenti
che, pur in possesso di abilitazione, o comunque in corso di
conseguimento, sono stati brutalmente esclusi poiche' immatricolati a
decorrere dal 2008/09.
I corsi di abilitazione all'insegnamento sono vari, Scienze della
Formazione Primaria (durata legale 4 anni!), Cobaslid, strumento
musicale A077...tutti a numero chiuso ed attivati annualmente dal
MIUR.
La cosa piu' inquietante e' la palese discriminazione che e'
andata creandosi tra i docenti immatricolati a decorrere dal 2008/09 ed
i loro colleghi iscritti o abilitati in corsi identici, sia per
contenuti che per strutturazione, iscritti precedentemente.
Tale decisione e' stata motivata dal Governo in base al nuovo sistema
di reclutamento, il DM 249/10 (pubblicato in GU solo il 31 gennaio
2011!), nonche' dalla necessita' di tutelare la qualita' e
meritocrazia, andando a “sanare un sistema malato che per decenni ha
concesso l'avvio a tale professione tramite concorsi e criteri molto
discutibili”. Nei fatti, pero', questa fascia di docenti e' ormai
inserita da tempo nell'insegnamento, se non addirittura di ruolo. Cosa
si vuole dunque sanare?
E' evidente come i nuovi criteri di
selezione/assunzione vadano proprio a ricadere sull'unica parte di
aspiranti docenti che hanno conseguito lauree ed abilitazioni in linea
con quanto richiesto dal MIUR, persone dunque pedagogicamente e
didatticamente formate con percorsi ideati dal Governo.
Questa Riforma sta pertanto a significare che coloro in procinto di
abilitarsi o gia' abilitati non potranno accedere alle GaE e verranno
surclassati da colleghi anche piu' giovani che magari si laureeranno
tra due anni, ma graziati solo perche' immatricolati entro il 2007/08!
A livello legislativo vi sono vari
elementi che rendono ancora piu' frustrante e paradossale tale
situazione.
– Anzitutto la L 296/06 (Legge Fioroni) che, per quanto sancisse la
chiusura delle Graduatorie (ossia da permanenti ad esaurimento), prevedeva anche eventuali adattamenti in
attesa di un nuovo sistema di reclutamento (fu proprio grazie a
questo che i docenti immatricolati nel 2007/08, furono inseriti,
altrimenti anche loro sarebbero stati esclusi)
– Lo stesso DM 249/10 che con l'art.15 “Norme transitorie e finali”
dovrebbero tutelare gli immatricolati nel triennio a cavallo dei due
differenti sistemi di reclutamento (norme totalmente ignorate)
– L'ordine del giorno G105 (seduta n.
510 del 26 febbraio 2011) in cui il Governo prendeva atto della
discriminazione e, all'unanimità, si impegnava a legiferare al piu'
presto in merito per sanare la situazione
– Infine, l'art. 3 (ma non solo) della Costituzione che parlerebbe di
uguaglianza dei cittadini, di diritto al lavoro e alla parita' di
trattamento...
Le interrogazioni parlamentari e le
iniziative sinora intraprese dagli esclusi sono state solo parzialmente
considerate e anche trasmissioni televisive e stampa non ne hanno mai
fatto cenno (benche' quotidianamente sommerse da e-mail e richieste di
sostegno).
A livello politico l'IdV, cosciente dell'evidente discriminazione del
DM 44 (che esclude appunto gli immatricolati a decorrere del 2008/09),
sta sostenendo l'inserimento e la parita' di trattamento di questi
aspiranti docenti.
http://www.italiadeivalori.it/dipartimenti/cultura-e-istruzione-/4791-sc...
Ed e' stato proprio tale partito, nella persona di Anita Di Giuseppe, a
presentare in data 19 maggio 2011, una nuova interpellanza parlamentare
al Sottosegretario Pizza anche questa volta, pero' caduta nel vuoto.
http://www.youtube.com/watch?v=MPYIPQdkK-E&feature=player_embedded#at=30
La prossima settimana saranno invece
altri due Partiti a muoversi a sostegno degli esclusi: Pd ed MPA,
questa volta con una proposta emendativa.
A livello sindacale, invece, solo Cgil
ed Anief si sono fatti portavoce della questione ma purtroppo occorre
una decisione a livello politico che, evidentemente, ancora tarda ad
arrivare.
Certo e' che persone che si sono iscritte ad un corso abilitante con
determinate garanzie si ritrovano, nel bel mezzo del percorso, o in sua
fase conclusiva, a vedersi mutare le regole ed opportunita'...
Fin da piccoli sappiamo che la base di
qualsiasi gioco e' la definizione delle regole a priori,non a gioco
avviato. Peccato pero' che qui si tratti di persone, per la
maggior parte ultratentenni, con figli, mutui e precari storici, che
fecero tre, quattro anni fa un forte investimento economico ed emotivo
per garantirsi la possibilita' di entrare nelle graduatorie che
consentono l'immissione in ruolo nella scuola.
Ora scoprono che, oltre a non essere
piu' sufficiente tale abilitazione, sono anche di serie B rispetto ai
colleghi e, viste le ultime novita' ed i perenni tagli della scuola
pubblica, rischieranno anche di lavorar meno dei precedenti anni.
Bella beffa...eppure si parlava di
meritocrazia, tutela dei lavoratori, riconoscimento ma nei fatti si
tratta per l'ennesima volta di fortuna, precariato e furbizia.
(da Gilda Venezia)
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