Rivisitare la
storia del '900, compresi gli orrori della guerra, attraverso i
racconti dei nonni, ma in chiave multietnica. E' sicuramente una
lezione di vita, da cui trarre spunti e valori, piu' che una sessione
meramente didattica, quella in cui si sono cimentati gli alunni della 3
D della scuola media statale "Dario Bertolini" di Portogruaro, una
classe dalle caratteristiche multietniche.
Su iniziativa della prof. Lavinia Trevisan, docente di materie
letterarie, gli studenti non solo italiani, ma provenienti anche da
Albania, Filippine, Kossovo, India, Moldavia, Olanda e Romania che
frequentano la classe, hanno preso spunto da una serie di racconti e
storie vere, soprattutto del periodo bellico, del caorlotto Oreste
Trevisan, condensate nel libro "La risacca", per imbastire una mostra
di fatti di vita, di acquerelli di varia umanita' del secolo scorso.
Ciascun studente li ha infatti rievocati attraverso i racconti del
proprio nonno. Il tutto accompagnato da giornali, fotografie, libri,
manifesti, corrispondenza e oggetti dell'epoca. "La mostra - ha
spiegato la prof. Trevisan - ha lo scopo non solo di porre in evidenza
gli aspetti, i valori umani e le emozioni di un'epoca intensa ma,
soprattutto, di creare un'occasione per gli studenti di recuperare,
riflettere, analizzare e rielaborare passaggi della vita dei nonni
contestualizzandoli nello spazio e nel tempo. Un'operazione che li ha
coinvolti sia emotivamente, spesso anche con le famiglie, che
culturalmente". La ricerca, inoltre, "ha indirettamente innescato nei
giovani una serie di meccanismi e metodologie che, forse, la sola
attivita' didattica mai avrebbe implicato e stimolato. Si e' cosi'
realizzata un'efficace occasione di formazione di una capacita' di
analisi e di maturazione attraverso la presa di coscienza del
patrimonio storico-culturale insito in ogni nucleo familiare, a
qualunque cultura ed etnia esso appartenga. Una forma di attivita'
scolastica che ha pure consentito di consolidare e far apprezzare il
concetto e i valori della multi-razzialita' abbattendo diffidenze
ataviche". La singolare esposizione studentesca restera' aperta sino a
sabato 28 maggio.(AGI)
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