Un
ragazzo che presenta un disagio scolastico viene spesso considerato
inferiore dal punto di vista cognitivo, ma non sempre è così. Spesso il
disadattamento altro non è che la conseguenza di uno svantaggio latente
o manifesto di ordine affettivo, cognitivo e relazionale. Per fornire
un’adeguata informazione in materia e strumenti efficaci di
prevenzione, l’Associazione Genitori A.Ge. Toscana e dei Genitori di
Arezzo hanno organizzato l’incontro “Adolescenza e disagio scolastico”,
con la psicologa Veronica Andreini in veste di esperta. Il corso,
gratuito e aperto a tutti, si terrà sabato 21 Maggio 2011 ore 10.00
presso l’ITC “Buonarroti” in Piazza della Badia 2 ad Arezzo.
Con il termine disagio s‟intende un malessere esistenziale, inerente
problematiche di carattere psicologico e/o psicopatologico. Nell’ambito
scolastico i ragazzi a volte mostrano difficoltà psicopedagogiche di
vario genere che, se non fronteggiate in tempi brevi, possono dare
l’avvio a forme di disadattamento e/o di disagio scolastici.
La condizione sociale di svantaggio non sempre è legata ad un disturbo
fisico e/o psichico, ma potrebbe trarre origine da occasioni di
mancanza economica, affettiva, culturale e sociale. Solitamente, questa
collocazione poco vantaggiosa relega il soggetto in una posizione
gregaria e subalterna anche nei confronti del gruppo classe.
Strettamente correlati con il disagio scolastico è il fenomeno della
dispersione. Questa è un fenomeno complesso, oltre che per la pluralità
di cause che lo determinano, anche per il modo in cui si manifesta. Con
il termine “dispersione” ci si riferisce all’insieme dei fattori che
prolungano o interrompono il normale percorso scolastico come:
mancati ingressi; evasione dell’obbligo; frequenze irregolari;
bocciature; ripetenze; abbandoni, vale a dire tutti quei fenomeni
che modificano il normale svolgimento del percorso scolastico di uno
studente. Quindi non sempre “dispersione” è sinonimo di “abbandono”,
ossia di “interruzione di frequenza”. Tuttavia, gli insuccessi
scolastici (il cui indicatore primario è rappresentato da bocciature e
ripetenze), specie se reiterati, sono spesso una delle cause
dell’allontanamento dei ragazzi dalla scuola.
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