Una
bufala si aggira per l'Italia: quella della immissione in ruolo di 67
mila precari, tra docenti e Ata. Non si sa tuttavia se questa sia la
bufala allevata dalla Cisl (http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-241819.html)
o quell'altra del Coordinamento dei precari (http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-241773.html)
compresi alcuni esponenti del Pd. In ogni caso sull'effettiva
consistenza delle mozzarelle, nonostante le assicurazioni per la loro
commestibilità, permangono dubbi e tutti assai insapori. Se ne recluteranno 67 mila da subito, come
ci fa sapere la Cisl in un comunicato, o saranno scaglionati in
tre anni a seconda della disponibilità finanziaria del governo?
Non sono certamente numeri che si possono accettare per dogma, solo
perchè qualcuno, più o meno autorevole o più o meno informato o
più o meno di parte lo dica. A cacciare definitivamente la bufala dai
pascoli insecchiti e permalosamente infecondi dei posti del lavoro, che
è sacro, basterebbe una noticina chiarificatrice del ministero del
tesoro o del Miur che dicesse con esattezza lapalissiana cosa vuole
fare: si o no, da subito o in tre anni. Quattro righe, una bufala per 4 righe. Con
ogni probabilità essa viene trattenuta per le corna in un ampio recinto
di promesse in attesa del responso elettorale dalle amministrative di
domenica e lunedì prossimi e poi forse mozzarelle a volontà. Aspettiamo
di vedere chi sarà la pirandelliana Dorina che sostituisca alla lumie
di Sicilia il gustoso fiore delle bufale: mangiate sono mozzarelle
governative.
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org