Primo:
ripartire dal lavoro. Lo chiede il presidente della Repubblica, lo rilanciano i sindacati in piazza oggi
per la festa del primo maggio. E mentre il ministro del Welfare,
Maurizio Sacconi annuncia per
la prossima settimana una nuova riforma dell'apprendistato, a Roma, in piazza San Giovanni, va
in scena lo storico concertone organizzato da Cgil, Cisl e Uil. La
ventiduesima edizione della manifestazione, che si svolge in
concomitanza con la beatificazione di papa Wojtyla, ospita una parata
di star. Una giornata all'insegna del tricolore, dedicata all'Unità
d'Italia, con tanti artisti in piazza e tre versioni dell'inno di
Mameli: la prima, tra rock e taranta, affidata a Eugenio Finardi; la
seconda, corale, con artisti e politici ai microfoni; la terza,
orchestrale, sotto la direzione di Ennio
Morricone.
Ore 1.14, Gran finale con versione corale dell'inno di Mameli
Gran finale al Concertone del primo maggio con una versione corale
dell'Inno di Mameli cantata da Ennio Morricone, da Anna Bonaiuto, Peppe
Servillo, il conduttore Neri Marcorè, il leader della Cgil, Susanna
Camusso, e quello della Cisl, Raffaele Bonanni, dagli organizzatori con
Marco Godano, e il direttore di Rai3, Paolo Ruffini. La musica era
intonata da Roma Sinfonietta mentre il coro accompagnava i cantanti
d'eccezione con gli accendini accesi.
Ore 24. Dalla e De Gregori cantano «Viva l'Italia»
Nella fase finale del concerto grande partecipazione per l'esibizione
di Lucio Dalla e Francesco De Gregori che hanno intonato alcuni dei
loro grandi successi tra cui «Viva l'Italia», «Rimmel» e «Balla balla
ballerina». Emozione anche per la versione di «Senza fine» intonata da
Gino Paoli e
per la seconda esibizione di Ennio Morricone che ha diretto «Mission».
Nuovi momenti di satira con Neri Marcorè che ha preso di mira il
nucleare. Il conduttore ha poi letto un brano di John F.Kennedy e
intonato «Le elezioni» di Giorgio Gaber. L'attrice Anna Bonaiuto ha
invece letto un brano di Pier Paolo Pasolini, scritto nel '75, due mesi
prima della morte, nel quale l'Italia veniva definita «un ben povero
paese, anzi un paese miserabile» nel quale le inchieste non vanno
avanti «perchè tutti hanno paura» e sul quale «incombe il sospetto
dell'omertà e dell'ignoranza con una tacita diplomazia del silenzio.
Ore 21,54. Soccorse 196 persone
L'Ares 118 ha reso noto che sono 196 le persone soccorse nelle tende
mediche allestite dall'Ares 118 in zona San Giovanni a Roma, dove si
sta svolgendo il concerto del primo maggio. Solo per sei pazienti è
stato necessario il trasporto in ospedale. Tra le patologie prevalenti,
l'abuso di alcol, cadute, traumi vari, lipotimie dovute a caldo e ressa
e crisi di ansia. Nessun codice rosso. (di Nicoletta Cottone e Claudio
Tucci da IlSole24Ore)
redazione@aetnanet.org