Dopo i tagli nella
scuola, arrivano i concorsi. Giulio Tremonti e Renato Brunetta hanno
autorizzato entro il 2013 selezioni per 2.836 posti complessivi. Il
contingente maggiore è riservato al "corso-concorso" per presidi, con
2.386 posti (485 in meno rispetto a quelli chiesti dal ministero
dell'Istruzione). Dovranno poi essere bandite selezioni per 450
Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) e per 13
direttori dell'ufficio di ragioneria. Per il piano triennale di
immissioni in ruolo sui posti vacanti di insegnanti e Ata precari (si
veda «Il Sole 24 Ore» del 29 aprile) si aspetta ancora la presentazione
della norma ad hoc che dovrebbe entrare nel decreto Sviluppo, dopo l'ok
del
Tesoro.
Secondo stime sindacali il prossimo 1º
settembre, al netto di tagli e pensionamenti, sarebbero disponibili per
le nomine in ruolo 30.371 posti di insegnanti e 35.049 posti Ata.
Ma la vera novità è il via libera al concorso per preside. L'ultimo
concorso ordinario risale al 2004 e quest'anno circa 1.350 scuole (su
10.421) sono andate avanti grazie a un "preside reggente", titolare in
un altro istituto. Un numero che a settembre, stima l'Anp,
l'Associazione nazionale presidi, è destinato a salire a quota
2mila-2.200, per sfiorare le 3mila scuole l'anno successivo. Viale
Trastevere ha già pronto il bando e comunicato ai sindacati
l'intenzione di voler correre nell'espletamento dell'intera procedura.
Il bando sarà pubblicato sulla
«Gazzetta Ufficiale» il prossimo 1º giugno, le domande dovranno
essere presentate entro il 1º luglio, mentre le prime nomine dovrebbero
arrivare a settembre 2012. Resta concreto il rischio che i nuovi posti
non riescano ad azzerare tutte le vacanze.
Rispetto al precedente concorso, sono diverse le novità in arrivo.
Intanto la selezione sarà valida per tutti gli ordini di scuola
(scompare cioè la divisione per settori formativi). In più, è previsto
per i vincitori l'obbligo di permanere almeno sei anni nella regione di
assegnazione. Una circostanza che dovrebbe scoraggiare l'assalto al
Centro-Nord, Lombardia, Veneto, Lazio, Piemonte, dove sono maggiori i
posti vacanti. Novità pure sul fronte dei requisiti di ammissione: nel
2004 erano richiesti sette anni di effettivo servizio dopo la nomina. Ora invece gli anni scendono a cinque.
Cambia anche la prova preselettiva. Nel 2004 era strutturata per
titoli, oggi per quiz. Probabilmente per non favorire troppo i
candidati più anziani (e con più titoli da far valere). I titoli
saranno comunque valutati, ma nella fase successiva della selezione. Resta invariato il possesso della laurea
per presentare la domanda. Il servizio effettivamente prestato è
valido se effettuato per almeno 180 giorni per anno scolastico.
Attenzione: i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza
del termine per presentare la domanda di ammissione. Ma al concorso
(come in passato) non è previsto un accertamento preventivo dei
requisiti, con la conseguenza quindi che tutti sono ammessi con
riserva. (Claudio Tucci da IlSole24Ore)
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