La FLC CGIL
ha chiesto fin da febbraio 2011 un incontro urgente alla Ministra
Gelmini per discutere le proposte necessarie per innovare i meccanismi
di definizione degli organici della scuola garantendo così i processi
di stabilizzazione del personale precario. Non si può continuare con
incontri tecnici del tutto inconcludenti.
Il Governo ha l'obbligo di assumere una posizione chiara rispetto
all'applicazione della sentenza 41/2011, relativa alla
incostituzionalità dell'inserimento in coda nelle graduatorie
provinciali, e ai ripetuti pronunciamenti della magistratura ordinaria
che ha riconosciuto diritti fondamentali per i lavoratori precari.
I temi del reclutamento e del precariato possono essere affrontati solo
agendo contemporaneamente su organici, immissione in ruolo e gestione
delle graduatorie. Non servono soluzioni tampone e per questa ragione
abbiamo chiesto il blocco dei tagli e un piano straordinario per la
stabilizzazione di centomila lavoratori precari della
scuola.
Occorre superare la distinzione tra organico di fatto e organico di
diritto, stabilizzando tutti i posti vacanti in organico di fatto e
attribuendo alle scuole una dotazione triennale di organico funzionale
che garantisca la continuità didattica e la qualità dell'offerta
formativa.
Solo così sarà possibile, alla luce anche delle sentenze, una gestione
delle graduatorie che eviti continui contenziosi essendo destinate, in
tempi rapidi, effettivamente all'esaurimento.
Continueremo con la mobilitazione e con le vertenze fino a quando la
Ministra non si decide a rispondere seriamente alle legittime
aspettative di tutte le lavoratrici e lavoratori precari.
(da Flc-Cgil)
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