"Siamo
preoccupati per le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Gelmini,
sugli appalti nelle pulizie delle scuole italiane. "Ci sono circa 200
mila bidelli -ha detto il ministro- ma si spendono 600 milioni per le
imprese di pulizie e le scuole sono sporche'". Così le associazioni
datoriali Federlavoro e Servizi Confcooperative,
FiseAnip/Confindustria, Legacoopservizi e i sindacati dei lavoratori
del comparto Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil, in merito alle dichiarazioni rilasciate
ieri dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini durante la
trasmissione Rai 'Che tempo che fa'
"Dopo le affermazioni del ministro Gelmini, temiamo che tutti
siano a rischio - concludono le organizzazioni- nonostante il Miur in
una riunione dello scorso 3 marzo, presieduta dal sottosegretario
Pizza, in una ottica di concertazione, abbia chiesto a organizzazioni
datoriali e sindacali di portare delle proposte da discutere in una
riunione già programmata per il 22 marzo, per raggiungere dei risultati
di ottimizzazione e per programmare una metodologia di gare di appalto
che garantiscano la qualità dei servizi, la capacità organizzativa e
finanziaria delle imprese utile a far fronte ai costanti ritardi di
pagamento del Ministero, e siano coerente con le direttive europee in
materia di bandi ad evidenza Europea e clausola sociale di salvaguardia
dell’occupazione e dei redditi, scongiurando le procedure di
licenziamento".
"Sarebbe un'azione irresponsabile da parte del ministro -concludono
sindacati e imprese- buttare a mare un lavoro serio che le parti stanno
concertando. Per parte nostra non ci lasceremo trascinare in questa
irresponsabilità, questi sono tempi nei quali ognuno è chiamato a dare
il proprio apporto costruttivo e non a distruggere le altrui
posizioni". (da http://www.adnkronos.com)
redazione@aetnanet.org