Carissimo
Direttore
mi sento in dovere di chiarire e rispondere pubblicamente a coloro che
in questi giorni hanno letto l’intervista di D’Errico, segretario
nazionale Unicobas Scuola, sul Il Tribuno e sono rimasti perplessi,
delusi e risentiti sugli attacchi all’On. Antonio Di Pietro.
E' giusto scindere l’amicizia che mi lega ai componenti del direttivo
Italia dei Valori di Lodi e al segretario nazionale Unicobas Scuola
Stefano D’Errico.
Sul comparto scuola credo sia importante e vitale che tutte le forze
politiche di sinistra e sindacali rimangano unite. Il cambiamento di
una nazione passa dalla cultura, dall'istruzione e dal lavoro, noi
dobbiamo pensare e agire all'unisono. Rimanere uniti! Le parole di
Roberto Benigni devono far riflettere.
L’Italia dei Valori ha presentato due disegni di legge, il primo sul
nuovo stato giuridico dei docenti e della scuola, sostenuto dal
sindacato di base, l'altro, più recente, sulle nuove aree di
contrattazione sindacale. D'Errico ha spiegato che il ddl n.2442,
presentato il 16 maggio 2009 d'iniziativa dell'on. Pierfelice Zazzera è
un disegno di legge accolto con grande speranza dalla categoria dei
docenti e degli altri operatori della scuola": un progetto di legge
incentrato sulla "valorizzazione della professionalità" e sulla
"individuazione di un'area contrattuale per il comparto scuola non
interna al pubblico impiego, organizzata sullo specifico del settore".
Alcuni mesi fa, però, l’On. Maurizio Zipponi del Dipartimento Lavoro
dell'Idv ha definito un ddl che nell'ambito di un discorso
generale sul mondo del lavoro auspicava l'avvio di quattro grandi aree
contrattuali, servizi, industria, artigianato e pubblico impiego.
Credo che un partito come l’Italia dei Valori non possa legarsi
completamente ad un solo sindacato. E’ normale che ci siano idee
diverse e motivazioni sociali che spingono un gruppo politico a
condividere lotte di comparti lavorativi eterogenei. L’Idv e
l’Unicobas sono composti da persone libere e democratiche, cittadini
italiani che amano la legalità, la verità, il piacere di fare politica,
di interessarsi dei problemi sociali e sindacali. Con piacere aiutano i
colleghi anche se non sono iscritti allo stesso sindacato e non fanno
parte dell’Italia dei valori.
Stiamo attraversando uno dei periodi più bui della Repubblica, ripeto,
per vincere, come dice Benigni, bisogna essere uniti, saper attendere,
condividere e capire le motivazioni che spingono un partito a delle
scelte che secondo me possono essere condivise. La scuola e l'azienda
sono due realtà diverse si o no? Allora perchè non definire tempi,
metodi e rapporti sindacali diversi? Perchè non superiamo le barriere
mentali e ideologiche e non ci mettiamo tutti insieme a
riscrivere nuove regole che garantiscono i rapporti tra il dirigente e
l'impiegato, il dirigente e l'insegnante, il dirigente e l'operaio. Voi
(D'Errico e Zipponi) l'avete già fatto! Insomma i diversi disegni
di legge presentati per il bene di questo paese possono
coesistere. Necessita però una grande riflessione sia da parte dell’On.
Di Pietro e dell’ On. Zipponi che dalla segreteria nazionale Unicobas e
da Stefano D'Errico. Vi ricordo che rappresentate la parte migliore di
questa nazione.
Come afferma Giovanni Bachelet: “Qualunque schieramento che voglia
lavorare seriamente e non solo mediaticamente al miglioramento della
scuola dovrà assicurarsi il coinvolgimento e il consenso informato di
questi eroi del nostro tempo”.
Paolo Latella Segretario Provinciale Unicobas Scuola Lodi
paolo.latella@alice.it