Il sindacato Flc-Cgil torna
a rivendicare il rinnovo delle rappresentanze sindacali del pubblico
impiego, ad iniziare dal comparto della scuola, dove le Rsu sarebbero
dovute decadere il 30 novembre del 2009: la richiesta è giunta oggi a
seguito del parere, favorevole al rinnovo, espresso dal Consiglio di
Stato. L'organo superiore giudicante, ha fatto notare il sindacato,
"ritiene che non ci siano motivi per rinviare ulteriormente le elezioni
delle Rsu. Esattamente quello che la Cgil e la Flc da mesi affermano,
esattamente il contrario di quanto sostengono Cisl, Uil e altri,
sostenuti amabilmente
dall'Aran".
Il rinvio delle rappresentanze deriva dall'applicazione del
decreto Brunetta 150/09, in base al quale le Rsu dovevano essere
prorogate fino al 30 novembre 2010, in attesa che venissero definiti i
nuovi comparti di contrattazione (4 anziché 9). Ma ad oggi i nuovi
comparti non sono stati ancora definiti. Per il Consiglio di Stato non
vi sono dubbi: il mancato rinnovo dei rappresentanti sindacali unitari
"non può andare a detrimento - spiega il Cds - del diritto dei
lavoratori alla rappresentanza sindacale".
Dopo aver fatto notare che "il tarlo del dubbio deve aver colto il
ministro Brunetta che, a seguito della situazione di stallo, ha chiesto
al Consiglio di Stato un parere", la Flc-Cgil sostiene che a questo
punto è chiaro che "la legge ordinaria non può comprimere il diritto
alla rappresentanza sindacale se non in modo temporaneo e con cadenze
certe; se, scaduti i termini della sospensione (30 novembre 2010), non
si è verificato il mutamento di sistema (ridefinizione dei comparti
contrattuali), il diritto alle elezioni si 'riespande' in modo
automatico".
Ormai "non ci sono più scuse, cessi ogni pratica ostruzionistica. La
Cgil chiede che si fissi al più presto la data delle elezioni Rsu. La
parola passi ai lavoratori". (TMNews)
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