Le nuove norme
sulla formazione iniziale degli insegnanti entreranno in vigore il
prossimo 15 febbraio. Lo prevede il decreto sui requisiti e sulle
modalità di come si diventa professori nella scuola, pubblicato sul
supplemento ordinario n. 23 della «Gazzetta Ufficiale» del 31 gennaio.
Il provvedimento, presentato da Mariastella Gelmini a metà settembre,
introduce lauree specialistiche per ciascuna classe di abilitazione e
un tirocinio obbligatorio (che prende il posto delle Ssis) da svolgere
all'università e direttamente a contatto con le scuole e "il mestiere".
In più: il numero dei nuovi docenti sarà deciso in base al fabbisogno
effettivo, con la speranza, sottolineano da viale Trastevere, «di
ridurre l'accesso illimitato alla professione che creava
precariato».
Inizia la fase attuativa (che non sarà breve)
Il decreto tuttavia ha un lungo cammino davanti a sè prima di entrare
appieno in vigore. Intanto, è necessario emanare il decreto sul
reclutamento degli insegnanti. Poi, bisognerà individuare le classi di
concorso. Successivamente, i posti effettivamente vacanti. E ancora
dopo servirà un altro decreto che autorizzi le università a fare i
bandi. Insomma bisognerà correre se si vuol partire con le novità già
dal prossimo anno. Vale a dire, a settembre 2011.
Lauree ad hoc e tirocinio
Secondo le nuove regole, per insegnare nella scuola dell'infanzia e
nella primaria sarà necessaria una laurea quinquennale, a numero
programmato. Si rafforzeranno le competenze disciplinari e pedagogiche,
oltre a una specifica attenzione al problema degli alunni con
disabilità. Per insegnare invece nelle scuola secondaria di primo e di
secondo grado, sarà necessaria una laurea magistrale ad hoc, completata
da un anno di tirocinio formativo attivo. Il tirocinio contempla 475
ore di tirocinio a scuola, di cui almeno 75 dedicate alla disabilità.
Sono previsti anche percorsi di specializzazione Clil. Vale a dire di
insegnamento alle superiori di una materia non linguistica in lingua
straniera.
Regime transitorio
Tutti i vecchi laureati potranno conseguire l'abilitazione per la
secondaria di primo e di secondo grado, accedendo dietro superamento
delle prove d'accesso (test preselettivo, esami scritti e orali)
all'anno di tirocinio formativo attivo a numero programmato. Per
l'accesso al percorso è valorizzato il servizio a scuola, il dottorato
di ricerca e l'attività svolta in università.
(di Claudio Tucci Il Sole 24 ORE)
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