Per il nostro
Governo le materie umanistiche non sono importanti. Non esiste quindi
la storia, la letteratura italiana, la filosofia, la storia dell’arte,
l’archeologia, ectc. In buona sostanza non è importante la tradizione
di saperi che conservano la memoria e il patrimonio di una nazione.
Lo dimostra il fatto che i docenti che insegnano queste nobili e
importanti materie insieme a quelli del sud, sono stati esclusi dal
Consiglio dell’Anvur (l’agenzia nazionale di valutazione del sistema
universitarioe della ricerca), che è un organismo nominato dal
Consiglio dei
ministri.
A tale agenzia spetta un compito fondamentale: giudicare la qualità
degli atenei e degli enti di ricerca. In oltre dalle valutazioni
discendono i finanziamenti che premiano i risultati migliori. Per
questo l'esclusione dell'area umanistica solleva allarme e
preoccupazione nella comunità intellettuale, diventando anche un caso
politico. "Ora che finalmente l'Agenzia viene attivata", ha dichiarato
Luigi Zanda,vicepresidente del gruppo del Partito Democratico a Palazzo
Madama, "il governo ricade nella cattiva abitudine di dividere la
cultura tra discipline buone e discipline cattive, e le Università tra
quelle del Nord e quelle del Sud”.
Sbalordito e deluso si dice Salvatore Settis, che fa parte del comitato
che aveva proposto una rosa di quindici candidature alministro Gelmini,
la quale poi ha selezionato sette nomi rappresentativi delle varie aree
disciplinari, ma non delle scienze umane. "Non riesco a comprendere le
ragioni dell'esclusione", interviene lo studioso. "Abbiamo lavorato con
serietà e rigore, mettendo in gioco la nostra esperienza internazionale
e le nostre competenze. “E ora vediamo che sono state tagliate fuori le
scienze umane e l'intero Mezzogiorno".
Lascia molto perplessi e sconcertati che un ministro come Maria Stella
Gelmini, che afferma di voler difendere sempre il sacrosanto principio
della meritocrazia nella scuola e nell’università (senza mai
concretizzarla sul serio però), abbia messo in pratica un’esclusione
così insensata e discriminatoria.(di Alessandro Frezzato da
http://www.agenziaradicale.com/)
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