Si terrà
martedì 7 dicembre alle ore 17.30 nella sede della Biblioteca -
Pinacoteca Provinciale di Piazza Manganelli a Catania, la presentazione
del volume di poesie “Le curve della penna”, di Pasquale Musarra, edito
dalla Casa Editrice l’Albatros - Il Filo di Roma. La manifestazione è
inserita nell’ambito delle iniziative “Penne Estroverse Itineranti”,
curate dall’Associazione Culturale Estrolab con il patrocinio della
Provincia Regionale di Catania.
Dopo i saluti di Salvo Patanè (Vice Presidente della Commissione
Consiliare Cultura) e della prof.ssa Luisa Spampinato (docente di
lettere), si terranno le relazioni di Giovanni Anzalone (filosofo) e di
Salvo Cacciola (sociologo). Al dialogo con l’autore, coordinato dallo
scrittore Vladimir Di Prima, parteciperanno Maria Gabriella Puglisi
(pedagogista), Arcangelo Signorello e Giuseppe Calì (poeti), Pino Pesce
e Mariagrazia Tomarchio (giornalisti), Giovanni Sollima (psichiatra).
Le letture delle poesie saranno affidate agli attori Pasquale Platania
e Noemi Finocchiaro; i momenti musicali ad Antonino Ramaci; i momenti
grafici ad Alfredo Arcifa e ad Anita Di Nuzzo. Moderatrice dell’evento
sarà Grazia Calanna, giornalista e presidente dell’associazione
“Estrolab”.
Il libro “Le curve della penna”, presentato per la prima volta a
Misterbianco nel settembre del 2009, è stato ripresentato in molte
altre città italiane (Roma, Modica, Zafferana Etnea, Motta S.A.,
Giarre, Riposto) riscuotendo una notevole partecipazione di pubblico e
di critica.
Le poesie di Pasquale Musarra sono un percorso lirico di umanità e di
bellezza, trasforma le parole in canto alla vita, ha orrore per le
ingiustizie, le violenze, le sopraffazioni dell’uomo sull’uomo.
Racconta la vita, la terra, il lavoro della campagna, i suoi cari, “
una bilancia in equilibrio tra adesso e futuro…enciclopedia universale
delle passioni”.
L’autore confessa, “preferirei che la poesia fosse una ballata, o una
pittura su una lastra di vetro” e di aver scritto questo libro “perché
adesso mi inquieto, temo che, uscendo dal palcoscenico quando le luci
si spengono e i motori anche, non restino più tracce, né orme, solo
carta scritta” e ama spesso ripetere, “la poesia va impastata con le
mani e calpestata con i piedi”.
Pasquale Musarra, psicologo e psicoterapeuta, da venticinque anni
lavora nel settore del disagio mentale, esperto di problematiche legate
all’immigrazione e al disagio mentale, è alla sua quarta esperienza
editoriale. E in questo nostro difficile tempo di decadenza culturale e
morale forse la poesia ci potrà salvare. Almeno la poesia.
Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it