Lettere in redazione
Dalla lettura del verbale della settima commissione permanente del
Senato, che ha definitivamente approvato in sede legislativa la legge
che dovrebbe “scongelare” i dirigenti scolastici che erano stati
assunti nonostante le insanabili irregolarità che avevano portato alle
sentenze di annullamento pronunciate dal C.G.A. per la Sicilia, si viene a conoscenza di particolari che
destano dubbi e perplessità. Li vedono a prima vista gli
avvocati e addirittura gli studenti di giurisprudenza con due o tre
anni di frequenza e di studi. E quel
verbale vale la pena del rileggerlo.
Ma prima di entrare nel contenuto del verbale vanno evidenziate alcune
frasi di interventi che si trovano nel sito Aetnanet.org. La prima: la
legge “ad personas” “rende giustizia a 426 presidi siciliani
ingiustamente sospesi da una sentenza assurda e faziosa del CGA che li
aveva inchiodati senza loro colpa ad un destino di attesa e
incertezza”. Ma quei “presidi
siciliani” non erano mai stati sospesi, ma “ingiustamente”, questo sì,
erano stati nominati e “ingiustamente” mantenuti nella funzione di
dirigenti scolastici da una “legge ad personas” fino alla conclusione
della ripetizione del concorso annullato, che doveva essere rinnovato
secondo quanto stabilito dal C.G.A. La seconda: ora ci si attende “la
revoca immediata dell’assurdo provvedimento amministrativo del
commissario ad acta” che aveva fissato la reiterazione delle prove per
il 13 e 14 dicembre “in spregio a ogni rispetto dei poteri del
Parlamento”. Ma quale “spregio”. Il commissario ad acta è obbligato ad
eseguire quanto con sentenza disposto dal C.G.A. Per quanto
riguarda la revoca “dell’assurdo provvedimento”, sempre se è assurdo,
si può dire che dipende dai tempi e da quanto potrebbe ancora accadere.
E comunque non dipende dalla volontà del commissario ad acta. La terza:
ci si attende “la rapida pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per
scongiurare qualsiasi conflitto che per insipienza istituzionale si
volesse portare avanti”. La
pubblicazione dipende dai tempi. Ma la frase non depone bene
perché contiene le parole “qualsiasi conflitto” davanti a “insipienza
istituzionale”, quindi preventivabile e possibile, che “si volesse
ancora portare avanti”: “ancora” vuole dire che si può e il “si
volesse” vuole dire che è possibile e che dipende dalla volontà, anche
se non si può sapere di chi.
In un altro intervento si parla di chiusura di “una vicenda
tormentata”. Ed è vero perché il tormento ha riguardato e continua a
riguardare almeno 1.600 insegnanti. E c’è
la dichiarazione della senatrice Simona Vicari che col senatore
Giuseppe Firrarello (anche relatore alla settima
Commissione in sede deliberante) ha presentato il disegno di legge
“salva presidi congelati”, nella quale dice che “è stata vinta una
battaglia … che avrebbe compromesso il regolare svolgimento dell’anno
scolastico”. Va detto che il regolare
svolgimento dell’anno scolastico non potrebbe mai essere compromesso
perché la ripetizione del concorso in qualsiasi forma svolta vedrebbe
per esistente norma di legge mantenuti nella funzione di dirigenti
scolastici fino alla conclusione delle ripetute prove i 416 docenti
“dirigenti congelati” che la stanno svolgendo. Infine viene
ripetuto che nella sentenza del C.G.A. “non viene mai messa in dubbio
la validità e la bontà di tali elaborati che, a tutt’oggi, risultano
validi a tutti gli effetti”. Ma come potrebbe essere mai possibile se
il concorso è stato interamente annullato dal C.G.A. per vizi
insanabili. Se
gli elaborati dei 416 “congelati” nella funzione di dirigenti
scolastici risultassero “validi a tutti gli effetti” anche gli
elaborati dei non ammessi alla prova orale sarebbero “validi a tutti
gli effetti”. E quindi la legge “salva dirigenti congelati” non avrebbe
avuto motivo di essere fatta. A parte il fatto che errori di
valutazione possono riguardare gli elaborati degli ammessi e quelli dei
non ammessi e quindi la posizione poteva risultare capovolta.
Per quanto riguarda le perplessità, i dubbi, il dissenso a sanare la
posizione di coloro che avevano superato le prove scritte e che erano
“stati respinti alle prove orali” (questo dissenso è stato espresso dal
senatore Eccher del Pdl) , l’affermazione che le sottocommissioni
dovevano essere convocate in orari diversi e quella che se la
composizione delle commissioni non era corretta occorre annullare del
tutto il concorso, rinvio al mio intervento posto nel sito il 21
novembre.
Qui riporto dal verbale della seduta del 23 novembre della settima
Commissione permanente del Senato che la commissione “ha respinto
l’emendamento 5.1, su cui la Commissione bilancio aveva espresso parere
contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione”, dopo che in
sede di articolo 5, stante il parere contrario espresso dalla
Commissione bilancio”, i componenti della Commissione erano stati
invitati a trasformare l’emendamento in un ordine del giorno,
“altrimenti il parere è negativo”. Il
senatore Giambrone dell’Idv “non acconsente a trasformare l’emendamento
5.1 in ordine del giorno ed insiste sulla votazione” e quindi, posto ai
voti, l’emendamento “è respinto”.
Nello stesso verbale c’è la “dichiarazione di voto favorevole sul
disegno di legge della senatrice Anna
Maria Serafini (PD) la quale sottolinea che il provvedimento “cerca di sanare
un’ingiustizia”. E allora mi sono chiesto come mai di fronte a
sentenze del C.G.A. che hanno annullato il concorso per dirigenti
scolastici per vizi sostanziali insanabili e ripetutamente disposto la
ripetizione sin dalle prove scritte (stranamente ritardate e con
provvedimenti che le hanno addirittura sospese) il Partito democratico ha politicamente
operato per una legge “ad personas” invece di riconoscere la
legittimità delle sentenze della magistratura. L’unica risposta
è quella di avere tra i concorrenti “congelati”. Si sa, con riferimento
a partiti, che vi sono parenti, conviventi, amici e amiche tra i
concorrenti, persone da “tutelare”, che magari svolgono la funzione di
“dirigente scolastico” nello stesso comune del parlamentare o che fanno
parte evidente di un determinato partito o di un determinato sindacato. Si tratta dello stesso partito, il PD, che
è assolutamente contrario alle “leggi ad personas” e che rivendica
l’assoluto rispetto per le sentenze della magistratura. Se così
non fosse, bisognerebbe dare un addio alla legalità e alla democrazia,
e accogliere tutti i lodi che sono stati e che verranno presentati a
favore del presidente del Consiglio col “trucco” che non riguardano
personalmente lui e i da lui “protetti” al suo servizio.
E sempre nello stesso verbale si legge
che il senatore Giambrone (Idv) “ha presentato un emendamento nella
fase di esame presso il Senato, che purtroppo la Commissione ha testé
respinto”, e che il senatore Pittoni (LNP), mentre “conviene che i
vincitori del concorso non abbiano colpe in ordine all’andamento delle
prove sostenute”, ricorda che “alla Camera dei deputati, il suo Gruppo
ha tuttavia presentato proposte diverse”, e “per queste ragioni
annuncia il voto contrario della Lega Nord”.
Qualcuno
mi dica se è possibile un concorso nel quale i concorrenti preparano a
casa il compito, sostanzialmente a loro scelta, che il giorno dopo
dovranno “ricopiare” in classe, magari dopo averlo mandato a memoria.
Ma allora potrebbe presentarsi chiunque, magari l’ultimo degli
studenti, a ricopiare a scuola il compito costruito a casa magari con
l’aiuto di persone veramente competenti, un aiuto magari a pagamento. E
se è possibile che gli scritti di un concorso annullato e di vasta
conoscenza possono essere resi del tutto irriconoscibili. Questo
problema rientra tra i dubbi emersi in una delle sedute della settima
Commissione permanente del Senato. Un dubbio rappresentato da uno dei
componenti e presente nel relativo verbale della Commissione.
Al momento attuale non è impossibile prevedere il futuro. L’unica cosa certa è che c’è chi è pronto a
presentare ricorsi e a proseguire nell’azione di rivendicare il
rispetto delle sentenze della magistratura e a respingere l’invasione
della politica e dei politici a sostegno di parenti, conviventi, amici,
amiche e conoscenti.
Umberto Tazer
umbertazzer@hotmail.it