Per il ministro ai Beni
culturali, Sandro Bondi, uno
dei problemi fondamentali è quello delle "risorse che lo Stato italiano
investe nella cultura. Siamo il Paese che spende di meno". Intervenendo
nell'aula del Senato, dove ha riferito sul crollo della Domus dei
gladiatori, a Pompei, il ministro sottolinea che "la situazione più grave è il pensionamento
del personale più qualificato del ministero e l'impossibilità di
assumere nuovo personale". Negli scorsi anni c'è stata "una
riduzione degli organici dell'11 per cento". C'e' "una carenza di architetti e giovani
archeologici per far fronte alle emergenze del Paese".
Sarebbe "necessario autorizzare l'assunzione di almeno 50 architetti e
80 archeologi".
Dopodiché ripete che "non scommettere sulla cultura è un non senso in
un paese come il nostro" che possiede un così "grande patrimonio
artistico e culturale". (Agenzia Dire www.dire.it)
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