Stefanella
Nardini, insegnante all’IIS (Istituto d’Istruzione Secondaria
Superiore) di Acquapendente (Viterbo) è stata la rappresentante
italiana a partecipare al 19° Boeing Educators to Space Camp, il
programma di studio e approfondimento in campo aerospaziale che Boeing
offre a docenti di materie scientifiche di tutto il mondo.
“ Un progetto oltremodo importante”, ha detto il Sindaco Marini,
“Boeing ha già una presenza di lunga data a Viterbo, per l'insistenza
delle strutture militari, ma questo passo si traduce in una
significativa estensione dell'interesse della compagnia per il nostro
territorio, in una operazione che ci parla di futuro, di crescita e
formazione non solo per gli studenti, ma anche per i loro
insegnanti. “Il nostro vuole essere un progressivo radicamento
nel territorio viterbese”, ha spiegato Marcello Bruni, Direttore
Comunicazioni della Boeing per Italia e Sud Europa, “progetti come lo
Space Camp fanno in modo che la tecnologia e l'innovazione arrivino
nelle scuole, migliorando la formazione degli studenti e offrendo
interessanti chances al loro futuro.”
Per cinque giorni la professoressa Nardini e un gruppo di altri 100
insegnanti provenienti da 13 paesi di quattro continenti hanno potuto
studiare l’astronautica in un vero centro spaziale (lo US Space &
Rocket Center di Huntsville, in Alabama), approfondendo conoscenze che
potranno arricchire i corsi di studio dei loro allievi.
“Un'esperienza entusiasmante”, ha detto la professoressa Nardini, “che
ha offerto a me e agli altri insegnanti la straordinaria
possibilità di apprendere argomenti non certo facili, con modalità
accessibili e semplici: ora posso portare ai miei studenti, con la
collaborazione degli altri insegnanti dell'istituto , quello che ho
appreso . Sarà un lavoro di squadra, che certamente gioverà alla
formazione dei ragazzi e potrà aprire loro scenari anche sulla scelta
della strada da seguire dopo la maturità”.
Le attività dello Space Camp mirano a dare agli insegnanti gli
strumenti per coinvolgere in modo più vivace e pratico i loro studenti
nell’apprendimento delle materie scientifiche e delle nuove tecnologie.
Gli insegnanti hanno partecipato a dei workshop pratici, simulazioni di
missioni spaziali, training da astronauta, presentazioni di esperti di
razzi e di esplorazione spaziale e hanno anche ricevuto le risorse per
aiutare i loro studenti in classe a conoscere gli standard previsti nei
curriculum per la scienza, la matematica e la tecnologia. I laboratori
contribuiscono a portare l'emozione della realtà delle sfide
dell’ingegneria a livelli adatti agli studenti per raggiungere una
migliore comprensione dei principi matematici e scientifici.
“Consentire ogni anno agli insegnanti di partecipare a Space Camp è uno
dei tanti modi attraverso i quali Boeing sta investendo sul
futuro” ha detto Rick Stephens, Boeing senior vice president
Risorse Umane e Amministrazione. "Il numero di studenti che si
interessano a matematica, scienze e tecnologia è in diminuzione,
soprattutto negli Stati Uniti. E’ fondamentale lavorare con gli
insegnanti, che hanno un’influenza diretta sugli studenti che iniziano
in giovane età ad avere interesse verso queste materie”.
Al completamento dello Space Camp, il 17 luglio, ogni insegnante è
tornato a casa con i CD-ROM con gli schemi di lezione ed altri
materiali da utilizzare in classe. I partecipanti hanno poi ricevuto
informazioni on-line da educatori per facilitare la continuazione dei
rapporti con i colleghi intervenuti al campo. Inoltre, Boeing si è
impegnata a seguire gli sviluppi dell’esperienza degli insegnanti,
anche per verificare l’efficacia del programma e ha richiesto ai
partecipanti di collaborare con gli amministratori delle scuole per
sviluppare un piano che descriva in che modo intendono attuare ciò che
hanno imparato al campo scuola o nel loro distretto
(Da http://www.occhioviterbese.it/)
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