Dal 2011 la scuola
avrà a disposizione un miliardo di euro ogni anno per investire in
qualità, parola di Gelmini Maria Stella!!!!
Queste sono le parole che ha detto a Maurizio Belpietro (giornalista
assai noto per le sue ideologie politiche molto vicine al premier
Berlusconi).
Dal prossimo anno la scuola avrà a disposizione un miliardo di euro
ogni anno da investire nella qualità ciò significa investimenti per
l'edilizia scolastica, laboratori, computer, formazione degli
insegnanti in modo da riequilibrare le risorse per la scuola, assorbite
per il 97% dagli stipendi ed ancora con le finanziare, con i famigerati
tagli, hanno già iniziato a riequilibrare la situazione e a ridurre la
pianta organica per liberare risorse per investire in qualità.
Senza dimenticare i 220mila precari che dovrebbero (il condizionale è
d’obbligo, in quanto è una grossa balla) essere assorbiti nell'arco di
7-8 anni, fatte salve "finestre" riservate ai giovani talenti aspiranti
professori.
Facciamo molta attenzione alle parole che dice questa signora, è in
atto un'operazione di disinformazione e di distrazione.
La Ministro sta cercando di inglobare la sua mala-riforma in tutto il
problema del precariato; se andiamo indietro di un anno troviamo un
rapporto "10 anni di scuola statale",
che analizza l'andamento della scuola italiana dall'anno scolastico
1998/1999 a quello 2007/2008, dal numero degli studenti alle scelte
scolastiche nell'arco di 10 anni, dai dati raccolti, il numero degli
studenti è aumentato del 3%, in modo particolare grazie all'ingresso
degli alunni stranieri, che rispetto a 10 anni fa sono aumentati del
6%, ciò significa che le scuole italiane sono sempre di più
multirazziali.
Ci sono differenze sostanziali da regione a regione, al nord si sono
registrate 352.000 iscrizioni in più, con un aumento del 13%; invece
nelle regioni meridionali, poco a poco il numero degli studenti è
diminuito del 6%, pur continuando ancora ad essere maggiore rispetto a
quello degli alunni del settentrione, quindi se 10 anni fa gli studenti
del sud erano un milione di più rispetto a quelli del nord, oggi il
divario è di sole 350.000 unità.
Per quanto riguarda gli insegnanti, si deve segnalare un calo dei
docenti stabili ed un aumento notevole di docenti precari, gli
insegnanti in ruolo sono diminuiti del 3,4%, mentre i supplenti sono
passati da 64.000 a 141.000, se andiamo nello specifico nel 1998 un
insegnante su 12 era precario, oggi c'è un insegnante precario ogni sei
docenti.
Questo era quello che accadeva lo scorso anno ed oggi?
La situazione è diventata catastrofica e le cavolate invece sono
tantissime … grazie governo!!!!!!!!!!!!!!!!
Sebastiano Luca Consoli (
sebastianoluca.consoli@gmail.com )