Per evitare che altri
colleghi possano intervenire ( e non glieli passerei sul sito) sulla
questione del concorso a preside annullato dal Cga, in difesa o contro
le due posizioni nate fra me e il preside Indelicato, e che si sono
evidenziate sia sul quotidiano La Sicilia e sia su questo sito, mi
sento costretto a scrivere qualche osservazione, sperando pure di fare
informazione corretta e smentendo così l’illustre interlocutore.
La prima questione è la sentenza del Cga che Indelicato fa passare
quasi come cosa inutile, priva di senso e dannosa per la scuola
siciliana: un gossip. In altre parole i giudici siciliani hanno
apparecchiato un complotto e sarebbero pure meno seri e preparati di
quelli della Puglia che si sono espressi, sembra, in modo difforme
sulla stessa materia.
. Un classico, quello del discredito, quando le cose non piacciono e di
cui ormai c’è una accreditata ed espansa scuola.
La seconda è relativa alla corretta informazione che è tale, e c’è pure
una larga scuola di pensiero e di esempi, solo quando fa comodo,
cosicché per farla bisogna lodare o fare propria la voce maggioritaria,
come quella che proviene dalla politica. Se poi un gruppo, sebbene
minoritario e sebbene senza appoggi potenti, subisce una ingiustizia ha
poco senso.
Per quanta mi riguarda ho riportato le difficoltà di coloro che si
sentono offesi, umiliati e sconcertati per quanto sta accadendo a loro
danno: è questa la distorta informazione cui si riferisce il preside
Indelicato? Per farla corretta dovevo forse ripetere ciò che lui e la
maggioranza pensano e scrivono? Con ogni probabilità il luogo comune è
proprio questo che la minoranza, in quanto tale, ha sempre torto e
soprattutto se la politica che conta e che ha potere tenta di
opprimerla del tutto.
Sulla prova scritta che col Lodo Siragusa i presidi congelati
dovrebbero sostenere sarebbe il caso di sospendere il giudizio. L’ho
giudicata “ridicola” e tale per me e per chi ha un po’ di sale, rimane:
un tema sulla esperienza maturata nei tre anni di presidenza. Sarebbe
stato più leale non pretendere nulla: primo perché si possono preparare
già il componimento a casa o farselo anche scrivere da altri; secondo,
non si capisce quali competenze e capacità si possono evincere da un
tale scritto.
Sul bene, in contrapposizione al male, che la scuola siciliana ne
avrebbe accogliendo il Lodo, ci sarebbe pure da sospendere il giudizio,
anche perché il bene è sanare e non già scegliere i migliori attraverso
concorsi seri e rigorosi, quelli che la ministra Gelmini pretende dagli
scolari e Brunetta dai professori.
Non giudico i 420 colleghi oggi presidi, ma la scuola siciliana in
particolare (quella sempre ultima nelle classifiche) ha bisogno di
guide preparate, serie e senza alcun sospetto né che non sappia
scrivere, né che sia stata raccomandata, né che i loro compiti non
siano stati neanche corretti. Non appare nei verbali della commissione
infatti che certe correzioni siano avvenute nell’arco di qualche
minuto?
Capisco che il preside Indelicato si è fatto promotore di tante
iniziative a favore dei suoi ormai 420 colleghi, ma che
almeno non ci faccia uscire i piedi di fuori e se ha da nascondere il
capretto, lo nasconda bene anche per essere più credibile con chi non
ha interessi da proteggere.
PASQUALE ALMIRANTE
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org