1.
Perché il governo ha smentito se stesso volendo destinare il 30% dei
tagli alla scuola, previsti dalla legge 133/2008, anziché ad aumentare
gli stipendi dei docenti “meritevoli”, a coprire il debito che lo stato
ha contratto con le scuole.
2. Perché il blocco degli scatti di anzianità per tre
anni ed il blocco del contratto, vuol dire un salasso economico sugli
stipendi già miseri di docenti e personale ata, ma anche una forte
perdità del potere d'acquisto almeno del 10%.
3. Perché il riordino dei quadri orari, previsto
dalla “riforma della scuola”, genererà perdite di posti, tagli sul
personale precario e disagi notevoli sul personale di ruolo.
4. Perché l'aumento degli alunni per classe, da un
minimo di 27 ad un massimo di 33, va contro le elementari norme di
sicurezza e contro la possibilità, per ogni docente, di poter svolgere
una programmazione didattica che porti, senza problemi, i nostri
ragazzi al successo formativo.
Lucio Ficara
Questi sono solo le ragioni principali per aderire ad uno sciopero
giusto e doveroso, per chi ama la scuola pubblica e ama il suo lavoro
di docente.
Deve arrivare chiaro al Governo e al Ministro dell'istruzione e della
ricerca scientifica, che questa politica iniqua e ingiusta, non solo
non risolverà i problemi della grave crisi dei conti pubblici italiani,
ma potrebbe, come detto da Salvatore Rossi in audizione alle
commissioni bilancio del Senato, ridurre la crescita del Pil di poco
più di mezzo punto percentuale attraverso una compressione dei consumi
e degli investimenti.C'é il serio rischio che i nostri sacrifici non
portino nessun benificio al paese.
Un'altra cosa chiediamo al Ministro Gelmini, lo chiediamo con la forza
delle nostre intelligenze e la sensibilità della nostra cultura, di
avere quell'orgoglio, finora non visto, di fare qualcosa di serio e di
giusto per la scuola pubblica, che sotto l'EGIDA del suo ministero ha
fatto vedere veramente poco.
Lucio Ficara (Dirigente sindacale Flc)