
Il 10 ottobre del 2000, a Gorizia, un tremendo incidente ha troncato la vita di Giuseppe Antonio Schilirò, detto Giò, un bambino di nove anni che usciva di scuola e doveva tornare a casa con lo scuolabus.
Era un bambino straordinario che amava la vita, viveva per gli altri e aveva doti non comuni di maturità e consapevolezza. I suoi familiari, la mamma Biagia Meli, insegnante di scuola media ora in pensione, la nonna, le sorelle Nandra e Samuela, hanno coltivato in questi anni un progetto: mantenere viva la memoria del loro caro con gesti concreti, con l’impegno in prima persona nel volontariato, nella convinzione che Giò sia presente in tanti bambini e ragazzi, specialmente in quelli che non possono vivere con piena gioia e spensieratezza la vita, e che con difficoltà riescono ad affermare il diritto a crescere e a formarsi.
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