Pubblico delle grandi occasioni per il convegno organizzato dall’Accademia
degli Zelanti e dal Lions club su Leonardo Sciascia. Ciascuno dei tre ottimi
relatori - Matteo Collura, giornalista del Corriere della Sera, Michelangelo
Patanè, procuratore generale della Repubblica aggiunto del tribunale di
Catania, Giuseppe Savoca, ordinario di Letteratura moderna e contemporanea
all’Università di Catania - si è fatto apprezzare per l’originalità e la profondità
del proprio apporto critico. Notevoli anche gli interventi di presentazione dei
due presidenti: il dott. Giuseppe Contarino e il dott. Paolo Rapisarda.
Matteo Collura, biografo ufficiale di Sciascia, ha fornito tutta una serie di
informazioni di prima mano, passando quindi ad analizzare la definizione di
pessimista di buona volontà, l’esegesi della frase "Né con le Br né con questo
Stato", le polemiche seguite all’articolo "I professionisti dell’antimafia". Sciascia
aveva un’idea fortemente etica della politica e della giustizia, che lo indusse ad
attaccare Leoluca Orlando e, in un primo momento, Paolo Borsellino. Collura
ha concluso affermando che la società ha ancora tanto bisogno di Sciascia. Il
dott. Patané ha dato merito a Sciascia di avere risvegliato le coscienze di fronte
al fenomeno mafioso, ma ha contestato alcuni suoi irrigidimenti nei confronti
dei maxiprocessi, della teoria della cupola della mafia, dell’operato del Csm,
che, per quanto riguarda Borsellino, mise l’uomo giusto al posto giusto, e di
avere ceduto a una logica di schieramento politico. Inoltre, il relatore ha voluto
ricordare i numerosi film tratti dalle opere di Sciascia. Estremamente
interessante il discorso di Savoca, che ha ricordato, tra l’altro, l’influsso di
Pascal, Hugo, Diderot, Voltaire, Brancati e dei romanzieri russi sulla
formazione di Sciascia e il loro contributo ad affinare la pietas dello scrittore di
Racalmuto, i suoi sguardi penetranti sulla realtà, i suoi lucidi giudizi sul
contesto e a dare confini europei alla sua cultura. In definitiva, Sciascia è più
attuale che mai. Le sue intuizioni si sono dimostrate profetiche.
Salvatore Pittera da La Sicilia