Oltre all’avvento della banda larga per tutti entro il 2010, il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha annunciato nei giorni scorsi anche il lancio per il cittadino dellaPosta Elettronica Certificata (PEC),che nei prossimi tempi andrà secondo le intenzioni del Governo a semplificare e velocizzare i rapporti tra persone/aziende e istituzioni.
Anche al mio indirizzo email ieri ho ricevuto l’avviso dell’INPS che indica come ottenere la propria casella PEC: tutto ciò che bisogna fare è recarsi sul sito dell’ente previdenziale, compilare l’apposito modulo di richiesta per poi recarsi in uno degli uffici pubblici per effettuare il riconoscimento personale.
I dubbi sul sistema sono però quantomeno leciti, visto che anche a una persona poco esperta nel testo della mail salta subito all’occhio la parte in cui si dice:
La Casella Pec al Cittadino consente lo scambio di messaggi di posta elettronica certificata esclusivamente con indirizzi Pec della Pubblica Amministrazione. Tramite la Pec al Cittadino non e’possibile scambiare messaggi con indirizzi di posta elettronica certificata che non siano quelli della Pubblica Amministrazione e con indirizzi di posta elettronica ordinaria.
Niente scambi tra privati dunque, ma solo tra questi e la pubblica amministrazione, fattore quantomeno limitante per la diffusione d’utilizzo di uno strumento che si vuole rendere primario.
Secondo punto di discussione: le leggi, ancora carenti e confusionarie per delineare un profilo d’utilizzo chiaro, col rischio che i poveri cittadini finiscano per fare solo confusione, ma anche carenti dal punto di vista della definizione di una procedura chiara per le aziende che vogliono proporsi per fornire il servizio che da gennaio 2010 dovrebbe essere esteso a tutta la PA.
Insomma, uno stato ancora piuttosto confusionario che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a un tentativo d’innovazione, senza contare le eccezioni sollevate da chi ritiene fuori dalle normative europee la PEC. (da downloadblog.it)
Rosario