PALERMO - Un corteo degli
insegnanti precari è partito stamani da piazza Marina a Palermo per
raggiungere Palazzo d'Orleans sede della presidenza della Regione
siciliana. Aprono la manifestazione le bandiere di Cisl, Uil e Cgil.
Dietro, una statua in legno come quella delle processioni. "È san
precario - affermano - che si scaglia contro i quattro dell'Apocalisse:
Gelmini, Tremonti, Brunetta e Berlusconi".
La statua è seguita dai precari che non aderiscono ai sindacati "perchè
non accettiamo - dicono - i contratti di disponibilità". Su altri
striscioni c'è scritto "Salviamo la scuola pubblica". I precari
chiedono alla Regione di elaborare "un piano quadriennale per
attribuire alla scuola parte dei fondi Fas".
Il coordinamento dei precari ha anche indetto una manifestazione di
protesta nazionale per il 3ottobre a Roma. E il 23 del mese prossimo vi
sarà un'altra protesta, sempre nella capitale, indetta dai sindacati.
Secondo i sindacati i manifestanti sono "circa quattro mila tra
insegnanti, ausiliari e precari della scuola provenienti da tutta la
Sicilia". Stanno sfilando per chiedere la modifica della legge che
taglia quest'anno nell'isola oltre 7 mila posti di lavoro.
"Al presidente della Regione - dice Giusto Scozzaro, segretario
generale della Flc Cgil siciliana - chiediamo di intervenire con
decisione sul governo nazionale per la modifica della legge sui tagli,
che rischia di portare allo sfascio la scuola pubblica".
"Per il rilancio del sistema pubblico di istruzione - aggiunge - è
inoltre necessaria un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti".
I sindacati chiedono "l'istituzione di un tavolo di crisi regionale
sulla scuola siciliana e sollecitano un piano pluriennale di
stabilizzazione del personale docente e Ata".
MESSINA: SCIOPERO DELLA FAME PER DUE INSEGNANTI. La Cgil di Messina ha
scritto una lettera al prefetto, Francesco Alecci, chiedendo
un suo intervento per il protrarsi dello sciopero della fame da parte
delle due insegnati precarie Letizia Marchetta e Rosaria Sauta che da
venerdì scorso, sono accampate davanti al Comune per protestare contro
i tagli della riforma Gelmini.
Nella lettera il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo
Oceano e la segretaria generale della Flc Graziamaria Pistorino
sottolineano la gravità delle ricadute dei tagli nel panorama
occupazionale di Messina.
"Si perderanno - scrivono - oltre mille posti quest'anno e altri
duemila nel prossimo biennio, e ci saranno gravi conseguenze sulla
qualità dell'offerta formativa.
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