Noi docenti del Liceo scientifico “E. Majorana” di Scordia (CT), costituiti in comitato permanente di protesta, nell’ambito delle ultime iniziative prese dal Governo e specificatamente dal ministro Moratti denunciano la politica di miope risparmio che non intende investire sulla qualita’ dell’istruzione pubblica, né tiene in alcun conto la vera formazione degli studenti.
Segnatamente denunciamo
1. Modifica degli esami di Stato, preludio della perdita del valore legale del titolo di studio, attraverso una legge finanziaria che regala esami farsa alle scuole “paritarie” .
2. Formazione di classi con non meno di venticinque alunni. Ciò intacca la qualità del processo di insegnamento, in quanto l’accorpamento coatto delle classi interrompe la continuità e non consente di proseguire in un percorso formativo coerente.
3. Spacciare per adeguamento salariale ciò che in realtà si prefigura come una guerra tra poveri. La possibilità di effettuare ore fino a 24 infatti avverrebbe a svantaggio di altri colleghi. Non ci sembra etico costruire un fantomatico aumento a scapito di altri compagni di viaggio. I docenti di ruolo si assumono pertanto l’impegno morale di non accettare ore di lezione che superino il carico obbligatorio delle 18 ore.
4. Docenti tappabuchi. Con le supplenze brevi (inferiori a 15 gg.) i docenti di ruolo usufruiranno di un ulteriore “lauto” aumento: niente a che vedere con un adeguamento agli stipendi europei.
5. Mancato riconoscimento del lavoro sommerso quotidianamente svolto dagli insegnanti. Il fantomatico adeguamento agli stipendi europei dovrebbe una buona volta considerare il tempo che gli insegnanti impiegano ad aggiornarsi, a correggere i compiti, a preparare le lezioni.
6. Elemosina. Nel nuovo contratto si prevedono ben 120.000 lire nette (e non sappiamo neanche quando) delle quali solo 50.000 pensionabili.
7. Benservito ai precari storici. Non si può ignorare il lavoro e l’impegno profuso per svariati anni da docenti che ora si vedono scavalcati nelle graduatorie permanenti da altri colleghi (SSIS) che non hanno certamente maturato lo stesso servizio. Non si possono illudere le persone cambiando le regole quando già il gioco è cominciato!
8. Reclutamento differenziato per il personale delle scuole pubbliche e quello delle scuole private. I docenti delle scuole pubbliche entrano in servizio per scorrimento di graduatorie ufficiali. Che sia così anche per il reclutamento delle scuole private.
9. Cicli scolastici. Da un’analisi del testo abbastanza flessibile visto che ancora non si riesce a individuarne uno definitivo, emerge fra l’altro:
• Doppio percorso formativo, con il ritorno al mero addestramento
• La scelta del percorso, anticipata a 13 anni, sarà sostanzialmente effettuata dalle famiglie, che non sempre terranno conto delle effettive capacità e potenzialità dei loro figli
• Drastica riduzione del tempo-scuola con la conseguente impossibilità di effettuare lo studio di alcune discipline fondamentali.
In seguito a questa analisi, formuliamo le seguenti proposte:
1. Ricerca di un collegamento unitario con tutti i docenti a prescindere dagli schieramenti di appartenenza
2. Impegno morale del Collegio docenti a non accettare ore eccedenti oltre alle diciotto
3. Attuazione di forme di protesta simboliche: BLOCCO DI NUOVE ADOZIONI DI LIBRI DI TESTO
4. Organizzazione unitaria di scioperi che portino alla partecipazione plebiscitaria e incisiva di tutti i docenti.
L’obiettivo finale che ci proponiamo di perseguire e’ quello di una effettiva valorizzazione della scuola pubblica e della professionalità docente oltre all’adeguamento degli stipendi agli standard europei.
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