Gilda Insegnanti: orizzonte oscuro per la Scuola.
La Gilda degli Insegnanti ha accolto positivamente la “nota d’indirizzo” redatta dal Ministro Fioroni per l’apertura dell’anno scolastico. Nel limite di ciò che era possibile realizzare con uno strumento giuridico limitato, come una circolare ministeriale, è apprezzabile il tentativo di fare chiarezza e superare alcune ambiguità presenti nella Direttiva emanata a luglio. La Gilda degli Insegnanti dà atto al ministro Fioroni di avere accolto in pieno quanto la Gilda sostiene da mesi: la cancellazione di tutor, portfolio ed anticipi della scuola dell’infanzia. Sul piano sindacale generale dei rapporti con il Governo l’orizzonte è tutt’altro che sereno: manca infatti qualsiasi garanzia di intervento sul drammatico fenomeno della precarizzazione che colpisce un docente su quattro, le prospettive di rinnovo contrattuale sono del tutto assenti, mentre è in corso una partita in difesa per evitare tagli alle spese per l’istruzione. La Gilda degli Insegnanti ricorda al Governo ed all’opinione pubblica che la spesa dell’Italia per l’istruzione risulta, in rapporto al PIL, notevolmente al di sotto della media europea. Le retribuzioni dei docenti italiani sono ancora tra le più basse in Europa: un Paese che non investe nell’istruzione rinuncia alla competitività futura del suo sistema.
Roma, 1 settembre 2006
IL COORDINATORE NAZIONALE (Rino Di Meglio)
La Gilda degli Insegnanti ha accolto positivamente la “nota d’indirizzo” redatta dal Ministro Fioroni per l’apertura dell’anno scolastico. Nel limite di ciò che era possibile realizzare con uno strumento giuridico limitato, come una circolare ministeriale, è apprezzabile il tentativo di fare chiarezza e superare alcune ambiguità presenti nella Direttiva emanata a luglio. La Gilda degli Insegnanti dà atto al ministro Fioroni di avere accolto in pieno quanto la Gilda sostiene da mesi: la cancellazione di tutor, portfolio ed anticipi della scuola dell’infanzia. Sul piano sindacale generale dei rapporti con il Governo l’orizzonte è tutt’altro che sereno: manca infatti qualsiasi garanzia di intervento sul drammatico fenomeno della precarizzazione che colpisce un docente su quattro, le prospettive di rinnovo contrattuale sono del tutto assenti, mentre è in corso una partita in difesa per evitare tagli alle spese per l’istruzione. La Gilda degli Insegnanti ricorda al Governo ed all’opinione pubblica che la spesa dell’Italia per l’istruzione risulta, in rapporto al PIL, notevolmente al di sotto della media europea. Le retribuzioni dei docenti italiani sono ancora tra le più basse in Europa: un Paese che non investe nell’istruzione rinuncia alla competitività futura del suo sistema.
Roma, 1 settembre 2006
IL COORDINATORE NAZIONALE (Rino Di Meglio)