COMUNICATO STAMPA
LA POSIZIONE DEI CIP SULLE IMMISSIONI IN RUOLO
In relazione all’immissione in ruolo di 20.000 insegnanti, autorizzata dal Consiglio dei Ministri, i CIP, Comitati Insegnanti Precari, denunciano il perdurare della deprecabile consuetudine bipartisan di varare provvedimenti di grande impatto mediatico e scarso effetto pratico.
A fronte degli attuali 100.000 posti vacanti e dei 200.000 pensionamenti già previsti per il 2007, la maggioranza di centro-sinistra, dopo mesi di ingannevoli annunci elettorali, si è limitata a confermare il contingente stabilito dal ministro Moratti. Ne deriva che il proposito di sconfiggere il precariato con la copertura delle cattedre disponibili è stato cassato dall’agenda governativa o rimandata sine die in danno, come sempre, della continuità didattica e della qualità della scuola pubblica.
Ancora una volta sulle attese e le aspettative legittime dei precari si perpetra una politica miope e di basso profilo giustificata, goffamente, dal consueto vorrei ma non posso, per i buoni propositi e le scarse risorse. <<Eppure da questo esecutivo - sostiene Gianfranco Pignatelli, presidente nazionale dei C.I.P. – ci aspettavamo iniziative diverse, magari di sinistra, come la lotta per qualche evasore in meno e qualche educatore più >>.
Roma, 30 giugno 2006 CIP _ Associazione Nazionale
Nota: CIP_Associazione Nazionale 30 giugno 2006
LA POSIZIONE DEI CIP SULLE IMMISSIONI IN RUOLO
In relazione all’immissione in ruolo di 20.000 insegnanti, autorizzata dal Consiglio dei Ministri, i CIP, Comitati Insegnanti Precari, denunciano il perdurare della deprecabile consuetudine bipartisan di varare provvedimenti di grande impatto mediatico e scarso effetto pratico.
A fronte degli attuali 100.000 posti vacanti e dei 200.000 pensionamenti già previsti per il 2007, la maggioranza di centro-sinistra, dopo mesi di ingannevoli annunci elettorali, si è limitata a confermare il contingente stabilito dal ministro Moratti. Ne deriva che il proposito di sconfiggere il precariato con la copertura delle cattedre disponibili è stato cassato dall’agenda governativa o rimandata sine die in danno, come sempre, della continuità didattica e della qualità della scuola pubblica.
Ancora una volta sulle attese e le aspettative legittime dei precari si perpetra una politica miope e di basso profilo giustificata, goffamente, dal consueto vorrei ma non posso, per i buoni propositi e le scarse risorse. <<Eppure da questo esecutivo - sostiene Gianfranco Pignatelli, presidente nazionale dei C.I.P. – ci aspettavamo iniziative diverse, magari di sinistra, come la lotta per qualche evasore in meno e qualche educatore più >>.
Roma, 30 giugno 2006 CIP _ Associazione Nazionale
Nota: CIP_Associazione Nazionale 30 giugno 2006