Dal 1969 al 1992 sono usciti dalle facoltà di
Scienze dell’Informazione molti laureati che operano in tutta Italia nei vari settori di applicazione dell’Informatica con il titolo di “Dottori in Scienze dell’Informazione”;
dal 1992 , a seguito della modifica dell’ordinamento didattico da parte del MURST, il corso di laurea è diventato quinquennale e la denominazione del titolo è cambiata in “Dottori in Informatica”;
si calcola che con i titoli di cui sopra operino in tutta Italia circa 25.000 laureati, che rappresentano una risorsa fondamentale per la modernizzazione del paese, ma che non dispongono di nessun Ordine professionale;
con il DPR n.328 del 2001, infatti, vengono riformati gli Ordini professionali e si costituisce
l’Albo di Ingegneria dell’Informazione, a cui possono accedere solo i laureati in Ingegneria (peraltro non esclusivamente in Ingegneria Informatica o Elettronica, ma anche i vecchi iscritti all’Ordine di Ingegneria: edili, meccanici, ecc…);
l’iscrizione all’Ordine diventa requisito indispensabile per fare progettazione, direzione dei lavori, stima e collaudo di strutture,ecc.. in ambito informatico;
si terrà fra pochi giorni (25 giugno p.v.) la prima sessione dell’Esame di Stato per l’accesso all’Ordine e, a richiesta delle Segreterie universitarie, il MIUR ha emanato una circolare (28 maggio 2002) che ribadisce il divieto di accesso all’Ordine – e quindi all’Esame di Stato – per i Dottori in Scienza dell’Informazione e per i Dottori in Informatica.
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Se il Governo non intenda sanare, attraverso una riapertura dei termini di Iscrizione all’Esame di Stato, una situazione di palese ingiustizia, evitando che tanti laureati in una disciplina così importante per l’innovazione del paese si trovino ad essere pesantemente svantaggiati nell’esercizio della professione proprio nel momento in cui tutti gli osservatori lamentano la carenza di decine di migliaia di figure professionali nel settore delle nuove tecnologie e della net economy.
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Qualora non fosse possibile tale interpretazione del DPR n. 328, se il Governo non intenda intervenire con un ulteriore provvedimento, per rimuovere questo sbarramento verso i professionisti che per primi hanno fatto crescere l’informatica in Italia.
Rassegna stampa
19 giugno 2002
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31 maggio 2002
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21 maggio 2002
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9 maggio 2002
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6 maggio 2002