La volpe di fuoco ritorna. Più aggressiva di prima. Forse preoccupata
dall'imminente arrivo di Internet Explorer 7, nuova versione del browser della
Microsoft, Mozilla ha accelerato i tempi per la nuova versione di Firefox, la
1.5 (nome in codice Deer Park). Il team di sviluppo ha fissato la data del'8
settembrei. A questa dovrebbe seguire una seconda beta all'inizio di ottobre e,
infine, una sola release candidate per la fine dello stesso mese: la versione
definitiva arriverà a novembre.
"L'addizionale lavoro di testing e correzione dei bug ci aiuterà a garantire che
Firefox 1.5 e tutti i futuri aggiornamenti abbiano un'elevata qualità", ha
affermato sul proprio blog Asa Dotzler, il guru di Mozilla Foundation e
sviluppatore più importante.
Tra le novità che caratterizzeranno Firefox 1.5 c'è un sistema di aggiornamento
automatico in grado di notificare, scaricare e installare automaticamente le
nuove versioni del software e anche singole patch, affinché gli utenti non
debbano scaricare l'intero programma ogni volta che arriva una nuova versione.
Niente più attese noiose e problemi di disinstallazione dell'intero programma,
dunque. Tra le altre novità contenute in Firefox c'è il motore grafico Gecko
1.84b4.
La notizia segue quella dell'inizio di agosto sulla nascita di una corporation
da una branca della Fondazione Mozilla, sviluppatrice di questo ed altri
programmi open source come il gestore di posta elettronica Thunderbird. Firefox,
il browser gratuito nato da una costola di Netscape per fare concorrenza ad
Internet Explorer, viaggia ormai verso gli 80 milioni di download e una quota
del 10% del mercato.
Intanto, nel rapporto finanziario annuale consegnato alla Securities and
Exchange Commission (SEC, la Consob americana), Microsoft riconosce per la prima
volta che software come Firefox rappresentano una minaccia reale. "Concorrenti
come Mozilla offrono software che competono con le funzionalità di navigazione
web di Internet Explorer", si legge nel documento dell'azienda di Bill Gates.
Microsoft ha poi affermato che i problemi di sicurezza di IE potrebbero renderla
bersaglio di azioni legali. "I nostri contratti di licenza in genere contengono
clausole limitative della nostra responsabilità. Ma non c'è garanzia che queste
misure siano realmente efficaci sotto l'effetto di certe leggi o sentenze e in
paesi diversi", ha ammesso il colosso informatico. La speranza di Redmond è che
Internet Explorer 7.0 risolva la gran parte di questi problemi.