La scuola è finita e i bambini fanno ohhh!
I bambini fanno ohhh! Tirano cioè un grosso respiro di sollievo. La scuola è finita, scambiatevi un segno di pace con la maestra, e poi tutti al mare, in montagna, al campetto di calcio, nel cortile di casa: insomma dappertutto, purché lontani dallo studio che, secondo quanto sostengono pediatri e psicologi, è stato per i piccoli dai 6 ai 14 anni, un anno scolastico pesante come mai in passato.
«Stressiamoli fin da piccoli» sembra essere stato lo slogan, conseguenza in buona parte della riforma Moratti. Fra materie in più, cambiamenti in corsa nell'organizzazione, innovazioni come il «portfolio» che in tanti hanno fatto fatica a capire che cosa fosse, è stato inevitabile lo scatenarsi di quelle che in gergo medico si chiamano reazioni psicosomatiche: leggasi mal di pancia, mal di testa o più semplicemente «mal di scuola».
Di questo morbo da stress con conseguenti stati d'ansia ha sofferto circa il 30 per cento di bambini in più rispetto al precedente anno scolastico, hanno sentenziato 68 pediatri che hanno monitorato oltre 50 mila bambini.
Rimedi: un invito, probabilmente tardivo, da parte dei pediatri di non caricare di compiti i bambini in vacanza, una sollecitazione ai genitori perché facciano svagare il più possibile i loro figli e soprattutto far sì che col gioco tornino a socializzare fra di loro. Perché con la nuova scuola, come succede già agli adulti nei luoghi di lavoro, diventa sempre più difficile.
RINO D'ALESSANDRO
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