Nella mostra del Museo Regionale di Camarina sui
“Naufragi” sono
esposti reperti archeologici relativi al tema dei trasporti commerciali
nel Mediterraneo nella tarda antichità. La presentazione degli oggetti
rinvenuti nei relitti e di scene figurate relative ai momenti tragici
del
naufragio e dell’affondamento, avvenimenti che si sono verificati in
ogni
tempo, ci permettono di ipotizzare le modalità del trasporto delle
merci, i
generi di prodotti commercializzati e le rotte che venivano intraprese
nel III°
sec. d. C.
Sono esposti nella mostra un sarcofago proveniente dalle collezioni della Glyptotek di Copenaghen e i reperti di due relitti rinvenuti lungo la costa meridionale della Sicilia, a sud di Camarina.
Il sarcofago della Glyptotek di Copenaghen IN 1299
Il sarcofago (cm 178 X 52 X 54), in marmo bianco con tracce di colore originario, presenta sulla fronte una scena, in bassorilievo, con tre navi in un porto e un personaggio caduto in mare.
Alle due estremità si scorgono un faro e una villa-marittima con dei personaggi. Sui lati corti del sarcofago sono incisi scudi, lance e doppie asce.
Forse la scena di naufragio raffigurata nel sarcofago si riferisce al suo proprietario, cioè alla persona che vi fu inumata.
Questo personaggio, forse un mercante o un armatore, può essere stato o l’uomo in mare o colui che assiste al salvataggio.
Le navi raffigurate nella scena che decora il sarcofago possono essere delle imbarcazioni da carico (delle corbitae) di cui si intravedono la poppa, la prora, il timone, le vele e le cabine.
L’imbarcazione di sinistra traina una piccola scialuppa e vicino alla nave al centro della scena c’è un uomo in mare.
Tutte le imbarcazioni sono governate da tre personaggi nudi.
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