Aumentano gli
ammessi e i diplomati, i voti maggiori di 80 e anche (seppur
lievemente) i 100 e lode. Questi alcuni dei risultati relativi
agli esami di Stato dell’anno scolastico 2012/2013, contenuti nel Focus
‘Esiti degli scrutini e degli Esami di Stato del secondo ciclo di
istruzione’ reso disponibile dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca.
A giugno il 95,5% degli scrutinati dell’ultimo anno di corso è stato
ammesso agli esami superati poi dal 99,1% dei candidati. Rispetto
all’anno precedente si registra un lieve incremento sia degli studenti
ammessi che dei diplomati. La maggiore percentuale di ammessi si
osserva in Campania (97%). Mentre in Sardegna si registra il più basso
tasso di ammissione (89,9%). Le regioni con la più elevata percentuale
di diplomati sono le Marche e il Trentino Alto Adige: rispettivamente
il 99,6% ed il 99,5%. La distribuzione dei voti fotografa una
diminuzione dei diplomati con votazione compresa nella fascia 60-70,
mentre aumentano gli studenti diplomati con voto maggiore di 80.
Le regioni dove la diminuzione dei voti inferiori a 70 è più rilevante
sono la Valle D’Aosta, l’Umbria, il Molise e la Toscana. L’aumento dei
voti superiori a 80 si registra in particolare in Trentino, Molise,
Liguria e Umbria. Gli studenti che hanno ottenuto un voto tra 91 e 99
sono in aumento dello 0,8% rispetto allo scorso anno. I diplomati con
100 aumentano dello 0,4. In (lieve) aumento anche i 100 e lode. Gli
studenti con cittadinanza non italiana, che rappresentano circa il 4,6%
dei frequentanti l’ultimo anno di corso, registrano un tasso di diploma
pari al 98,3%, lievemente inferiore rispetto a quello dei colleghi
italiani (99,1%).
Ma se si considera il paese di nascita, si rileva che gli studenti con
cittadinanza non italiana nati in Italia (le cosiddette seconde
generazioni) sono più bravi di quelli nati all’estero: la percentuale
di chi ottiene un voto superiore a 90 è rispettivamente di 9,1% e 7,2%.
Quanto agli esiti degli scrutini, Il tasso di ammissione alla classe
successiva resta sostanzialmente invariato rispetto all’anno
precedente. Il primo anno di corso è il più selettivo, con una
percentuale di ammissione alla classe successiva pari all’83,2%.
All’aumentare dell’anno di corso la quota dei promossi diviene
progressivamente più alta, arrivando a 91 ammessi su 100 al termine
del quarto anno.
I Licei registrano il maggior numero di ammessi alla classe successiva
(94,1%), seguono l’istruzione artistica (87,8%), gli istituti tecnici
(85,2%); gli istituti professionali si collocano all’ultimo posto
(80,6%) nonostante un lieve miglioramento rispetto all’anno passato.
Gli studenti che non sono stati scrutinati per non aver raggiunto la
frequenza dei tre quarti del monte ore annuale complessivo sono pari
all’1,8% rispetto all’1,6% dell’anno precedente. Il fenomeno è in
aumento e rilevante specialmente nel primo anno di corso (2,9%), con
una tendenza a decrescere negli anni successivi. Infine Matematica
resta croce e delizia degli studenti: è la disciplina che da un lato
registra studenti con il maggior numero di insufficienze, rispetto a
italiano e lingue straniere, e dall’altro il maggior numero di
eccellenze con la massima votazione.
Miur