7,5 MILIONI DI
EURO LA SOMMA COMPLESSIVA CHE IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DOVRA’
PAGARE AI PRECARI. PRONTI A PIGNORARE LA SEDE DEL MIUR IN VIALE
TRASTEVERE - Oltre 250 sentenze positive che ordinano al
Ministero dell’istruzione di risarcire gli insegnanti precari con la
cifra complessiva di circa 7,5 milioni di euro. Questi i numeri fatti
registrare dai ricorsi promossi fino ad oggi dal Codacons dinanzi ai
Tribunali del lavoro di tutta Italia, per conto di docenti precari mai
assunti a tempo indeterminato dal dicastero. I giudici sono oramai
tutti orientati nella direzione di riconoscere non solo i diritti degli
insegnanti precari, ma anche i danni che il comportamento della
pubblica amministrazione ha loro prodotto – spiega l’associazione –
Nelle sentenze finora ottenute grazie al Codacons (e tutte positive) il
Ministero è stato condannato per aver prorogato per anni e anni
contratti a termine ai docenti, senza trasformare il rapporto
lavorativo “a tempo determinato” in “a tempo indeterminato”, violando
così la normativa nazionale e comunitaria, che prevede limiti precisi
al rinnovo dei contratti a termine. Il comportamento della pubblica
amministrazione, secondo le oltre 250 sentenze finora raccolte che
hanno riconosciuto le ragioni dei precari della scuola, ha arrecato un
danno economico agli insegnanti, privandoli degli scatti di anzianità e
dei benefici economici derivanti dall’assunzione a tempo indeterminato
– prosegue il Codacons – Proprio sulla base di tale principio tutti i
Tribunali del lavoro hanno condannato il Ministero dell’istruzione a
risarcire i precari con le differenze tra gli stipendi percepiti negli
anni e quelli che avrebbero percepito se fossero stati assunti a tempo
indeterminato, oltre gli scatti d’anzianità e gli interessi legali
maturati. Una cifra che si aggira attorno ai 30mila euro a precario.
“Ora il Miur dovrà pagare circa 7,5 milioni di euro, e se non lo farà
siamo pronti a pignorare il palazzo storico di Viale Travestere a Roma
dove ha sede il dicastero – afferma il Presidente Carlo Rienzi –
Intanto tutti i precari della scuola possono ancora presentare ricorso
dinanzi ai Tribunali del lavoro, ottenendo l’assistenza dei legali
Codacons che sono riusciti a far valere in tutte le sedi di giustizia i
diritti dei lavoratori”.
www.codacons.it