I ragazzi
dell'istituto Tecnico Industriale “Cannizzaro” di Catania hanno vinto
il concorso “Invfactor – anche tu genio” organizzato dal CNR e dalla
Commissione Europea: hanno estratto e separato coloranti per tessuti da
scarti agricoli - La proposta “Vestiamoci con i colori della natura –
Dal passato una sfida all’innovazione”” avanzata dagli studenti della
classe VA Chimica dell’ITI Cannizzaro di Catania nell’ambito della
manifestazione “ Inv- factor, anche tu genio” è stata accolta
favorevolmente da una giuria composta da ricercatori del CNR ed è
entrata nella lista dei 10 finalisti.
Colori naturali e acqua pulita, sicurezza sul lavoro e sulla strada: a
questo hanno mirato le migliori idee degli studenti italiani secondo la
giuria di esperti che il 20 Settembre a Roma ha decretato i vincitori
del concorso ‘InvFactor - anche tu genio!’, organizzato dall’Istituto
di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio
nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr) e dalla Rappresentanza in Italia
della Commissione europea. La cerimonia di premiazione, che ha avuto
luogo presso lo Spazio Europa a Roma, ha visto sul podio, al primo
posto, ‘Vestiamoci con i colori della natura’, innovazione proposta
dall’ITI ‘Cannizzaro’ di Catania’.
Gli studenti della classe VA Chimica hanno estratto e separato
coloranti per lana, cotone e lino da matrici vegetali, essenzialmente
scarti agricoli.
Ravanelli, cavoli rossi, carciofi, cipolla rossa e cipolla dorata sono
stati trattati per ottenere coloranti per tessuti naturali;
successivamente sono state eseguite prove di stabilità alla luce
e prove di stabilità del colore ai detersivi ed una serie di analisi
spettrofotometriche.
La tintura con colori vegetali permette la realizzazione di prodotti di
buona qualità su fibre sia animali che vegetali con consumi
idrici ed energetici e valori di carico inquinante nei reflui inferiori
a quelli di riferimento per i coloranti di sintesi in quanto vengono
impiegati mordenti meno tossici e meno inquinanti in sostituzione del
cromo e di altri metalli pesanti con, parallelamente, diminuzione dei
rischi nell’ambiente di lavoro. I coloranti naturali inoltre possono
essere utilizzati come coloranti per tessuti in sostituzione ai
coloranti sintetici, soprattutto in sostituzione ai coloranti azoici
dannosi per l’ambiente ma soprattutto per l’uomo. L’origine di alcune
patologie quali le dermatiti allergiche è spesso legata alla
presenza sui tessili di sostanze da tempo vietate in Italia ed in
Europa. I prodotti di importazione di alcuni paesi risultano talvolta
trattati con sostanze chimiche non a norma. I coloranti azoici,
presenti spesso nei tessuti cinesi, veicolati dal sudore , vengono
assorbiti dalla pelle. Tali coloranti, in seguito ad alcuni enzimi,
vengono trasformati successivamente in ammine aromatiche libere,
dannose per la salute dell’uomo.
Certo il ritorno all’applicazione delle sostanze di origine naturale
non può riproporsi come mera sostituzione a quelle di sintesi, che sono
in genere più economiche e di più facile reperimento, ma, la
possibilità di reperire coloranti, allontanandoci dai derivati
del petrolio, da scarti agricoli o da prodotti dell’agricoltura in
eccedenza nei nostri territori è indubbiamente appetibile: diminuiremmo
l’impatto ambientale dei processi di colorazione e potremmo risolvere
molti problemi di dermatiti allergiche.
Soddisfatti i docenti di Chimica A. Percolla, M. Palermo e S.
Consoli che hanno seguito gli allievi durante la realizzazione
del progetto didattico e gli allievi Timpano Daniele e Di Nanno Michela
che riceveranno come premio la partecipazione alla manifestazione
“Light 2012 – la notte dei ricercatori ” che si terrà a Roma il
28 settembre 2012.
Angela Percolla