La FLC
CGIL di Bari, in una nota del 21 ottobre scorso inviata a
sindaci e dirigenti scolastici della provincia di Bari , aveva rivolto
l’invito a “rinviare, con una moratoria, ogni procedura di
dimensionamento scolastico” così come imposto ai comuni
dal blitz dell’art. 19 della Legge
111/2011 dell’allora Ministro Tremonti, con cui si imponeva
ai Comuni la generalizzazione di istituti comprensivi di abnormi
dimensioni per esclusive ragioni economiche.
Oggi i fatti danno ragione alle posizioni assunte dalla FLC CGIL circa
la richiesta di moratoria.
Dal piano di riorganizzazione della rete scolastica pugliese, per la
parte riguardante la provincia di Bari, si evince infatti che qui sono
undici su un totale di quarantuno i comuni su cui la Regione Puglia ha
dovuto rinviare il dimensionamento di un anno e, in diversi casi, ciò è
accaduto proprio perché le amministrazioni comunali, accogliendo
le nostre richieste, si sono rifiutate di adottare delibere
troppo frettolose nella consapevolezza che gli Enti
Locali e le scuole hanno bisogno di tempi distesi per valutare con
successo ed efficacia formativa le soluzioni organizzative più
funzionali nel contesto sociale e territoriale di appartenenza.
Il rinvio di un anno ha interessato i comuni di Acquaviva,
Conversano, Casamassima, Gravina, Giovinazzo, Altamura, Triggiano, Mola
Di Bari, Polignano, Rutigliano, Terlizzi;
Da ultimo, e non senza soddisfazione la FLC BARI ritiene
che questi comuni potrebbero essere ulteriormente
premiati dalla sorte qualora il ricorso alla Corte
Costituzionale contro l’art.19, sollevato dalla stessa
Regione Puglia, venisse accolto dal giudice: nel quel caso il
piano di riorganizzazione, almeno per questi 11 comuni
verrebbe accantonato definitivamente, con buona pace di chi
ha voluto effettuare, a tutti i costi e senza mediazione alcuna,
sul proprio territorio comunale un frettoloso piano di dimensionamento:
anche in questo caso vale il motto secondo cui gli ultimi saranno i
veri premiati!
Claudio
Menga