“In
provincia di Catania ci sono oltre 5.700 alunni con disabilità che
hanno bisogno di un docente di sostegno ciascuno. L’assegnazione a
Catania di ulteriori 36 posti è sicuramente una buona notizia, ma la
situazione resta critica”. Giuseppe Denaro, segretario generale della
Cisl Scuola etnea, manifesta la sua preoccupazione per la condizione in
cui si trovano alunni disabili e docenti di sostegno a causa dei tagli
del governo.
“Con la recente assegnazione a Catania di ulteriori 36 posti di docenti
di sostegno – dice Denaro – sono state premiate l’azione del sindacato
e della Cisl, non ultimo il ricorso al Prefetto, e del provveditore
Zanoli. È dunque un risultato positivo, ma la situazione rimane
critica, come ci risulta dai dati provinciali in nostro possesso”.
Nella provincia etnea, ci sono 2.774 alunni gravi certificati che
necessitano, secondo legge, di un docente di sostegno ciascuno e altri
3.004 non gravi, ma egualmente bisognosi. I posti assegnati in tutto
sono di 2.965 docenti. “Si evince facilmente – continua Denaro – che se
osservassimo la norma a favore di coloro che si trovano in situazione
di gravità, certificata con la legge 104/92, i restanti 191 insegnanti
dovrebbero essere assegnati ai restanti 3.004, cioè uno ogni 33 alunni.
Quindi la trovata del governo è di un insegnante di sostegno ogni due
alunni, di cui uno grave".
"Poco importa se in una decina di casi ci troviamo di fronte
addirittura a sei alunni per classe con un solo docente di sostegno.
Tutti gli alunni diversamente abili certificati hanno diritto, per le
ore assegnate, a un docente di sostegno. Così non è. I tagli imposti
dal governo, non garantiscono il reale bisogno degli alunni, ma
rispondono alla necessità di fare cassa e basta”.
Denaro sottolinea anche che “la stessa responsabile del sostegno per
l’ex provveditorato, Angela Rapicavoli, persona seria e qualificata,
con i pochi posti assegnati fa fatica a “far quadrare i conti” e
quotidianamente il suo ufficio è un pellegrinaggio continuo di genitori
e dirigenti che non fanno altro che chiedere i loro diritti”.
“L’insegnante di sostegno – conclude Denaro – non è e non può essere
per il governo un “costo”. È un insegnante specializzato che viene
assegnato alla classe in cui è inserito il soggetto diversamente abile
per attuare “forme di integrazione a favore degli alunni portatori di
handicap” e “realizzare interventi individualizzati in relazione alle
esigenze dei singoli alunni”. Noi continueremo a batterci per tutto
questo”.
Gaetano Marziano, segretario territoriale della Cisl etnea con delega
per la Scuola, ricorda “recentemente la Corte Costituzionale con
sentenza n. 80 del 2010, ha dichiarato illegittimo l’articolo inserito
nella Finanziaria del 2008, che fissava un limite massimo al numero dei
posti degli insegnanti di sostegno. La Corte ha precisato come sia
importante “individuare meccanismi di rimozione degli ostacoli che
tengano conto della tipologia di handicap da cui risulti essere affetta
in concreto una persona”. Infatti, ciascun disabile necessita di un
processo di riabilitazione individualizzato e finalizzato a un suo
completo inserimento nella società. Come si vede il ruolo della scuola
è di vitale importanza al fine del pieno rispetto di tali diritti
inviolabili”.
La Sicilia del 06 novembre 2011