Urlich
Beck è un sociologo tedesco nato il 15 maggio 1944 a Stolp, allora
cittadina del Reich ed ora parte della nazione polacca. Insegna
sociologia a Londra e a Monaco di Baviera. Il saggio dell’autore dal
titolo Disuguaglianza senza confini
ha inizio dicendo che un numero sempre maggiore di bambini in Germania
cresce nella povertà. Milioni di persone rischiano la vita fuggendo
dalla miseria dei Paesi d'origine per avere la loro parte nella
presunta ricchezza dei Paesi occidentali. In Europa e negli Stati
Uniti, ma anche in Cina, in Brasile, in Russia e in India, si allarga
la forbice tra povero e ricco. Queste notizie presuppongono una visione
generale della disuguaglianza tra le persone che ha preso forma nella
società moderna e ora, all'inizio del XXI secolo, viene posta
radicalmente in discussione. Lo scontro - delle crescenti aspettative
globali di uguaglianza (diritti umani) e delle crescenti disuguaglianze
tanto globali quanto nazionali, con - da un lato - le conseguenze
disuguali del mutamento climatico e - dall'altro - il consumo delle
risorse, potrà ben presto spazzar via tutta la cornice che fa da
premessa alla disuguaglianza inserita nei confini dello Stato
nazionale, così come l'uragano Katrina ha spazzato via le case dei
poveri di New Orleans. L’autore, quindi, quando parla di “tempi
incerti” fa riferimento a un nuovo tipo di rischi prodotti dalla
civiltà: eventi come l’11 settembre, il mutamento climatico, il
disastro nucleare in Giappone o gli attuali potenziali
catastrofici delle crisi finanziarie globali, sono riconducibili alla
modernizzazione della società industriale, in cui le problematiche sono
globali. Sono tempi incerti! All'inizio del XXI secolo viviamo di nuovo
un cambiamento epocale, questa volta dell'ordine moderno del mondo e
della società che, però, solo adesso sta cominciando a farsi strada
nella coscienza pubblica. È giunto il momento, sostiene Beck, di
cambiare gli strumenti sociologici per misurare la disuguaglianza
nell'era della globalizzazione e del mutamento climatico.
Urlich Beck, Disuguaglianza senza
confini, traduzione di Carlo Sandrelli, Laterza luglio 2011,
pagine 57, euro 9,00.
Tra le opere di Urlich Beck tradotte in italiano: Il normale caos dell’amore; Che cos’è la
globalizzazione; I rischi della libertà; Il lavoro nell’epoca della
fine del lavoro; Libertà o capitalismo; Un mondo a rischio; Lo sguardo
cosmopolita; L’Europa cosmopolita; Costruire la propria vita; Il Dio
personale. La nascita della religiosità secolare; Potere e contropotere
nell’età globale.
Rosita Ansaldi
rosita.ansaldi@tin.it