«Dal 2011 la scuola avrà a disposizione un
miliardo di euro l'anno da investire nella qualità».
L'annuncio è arrivato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini, che ha spiegato come grazie a queste risorse (che derivano dal
piano di riduzione degli organici inaugurati nel 2008) si potrà
intervenire «sull'edilizia scolastica, laboratori, formazione degli
insegnanti, computer».
Parlando ai microfini di Mattino Cinque,
la titolare di viale Trastevere è tornata anche sul tema precari,
ribadendo l'impegno ad assorbire tutti i 230mila insegnanti iscritti
nelle graduatorie a esaurimento nel giro di 7-8 anni, prevedendo anche
«finestre» per far rientrare i giovani talenti che vorranno impegnarsi
nella scuola.
Gelmini ha poi ricordato l'episodio
dell'introduzione di simboli leghisti (il sole delle Alpi) nella
scuola di Adro, nel bresciano, sottolineando tutta la sua «perplessità»
sull'iniziativa, così come, ha aggiunto, «tutte le volte in cui nella
scuola entrano simboli politici». Cosa ben diversa dal crocifisso, ha
subito precisato. Il ministro si è quindi detta contraria
all'insegnamento di un'altra religione (diversa da quella cattolica)
nella scuola italiana. «Credo non si possano mettere sullo stesso piano
le due cose - ha detto - ancorché sia implicito il rispetto delle altre
religioni». Quanto alle polemiche degli scorsi giorni sulla lettura
della bibbia in classe, ha precisato: «mi é stato chiesto cosa pensavo
della lettura della bibbia in classe. Penso che sia un fatto positivo,
non pensavo di destare scandalo».
Il ministro ha anche annunciato
l'arrivo a breve degli ipad a scuola.
«Il ministero - ha spiegato - sta facendo «alcuni accordi con le poste
per consentire anche l'utilizzo dell'ipad. Si tratta di progetti in
itinere, ma l'attenzione del governo per le nuove tecnologie e per
l'inglese é molto forte. «Alla fine dell'anno scolastico in corso - ha
aggiunto - «il 15% degli studenti potrà avere in classe una lavagna
multimediale e supporti tecnologici per studiare». Una battuta infine
sul tetto del 30% di alunni stranieri per classe introdotto da
quest'anno nelle classi prime, "derogato" in diversi istituti: «dal
prossimo anno - ha sottolineato - non ci dovrebbero essere più
sforamenti»
(Cl.T.)