Dovranno essere rifatte le
nomine dei docenti precari ? Il Tar del
Lazio, con due importanti pronunce, il 15 scorso ha ordinato agli
Uffici scolastici provinciali di inserire immediatamente "a pettine"
(cioè a pieno titolo, senza finire in coda agli altri docenti titolari)
i docenti precari che avevano presentato ricorso avverso l'inserimento
in coda delle graduatorie a esaurimento, disposto dal Ministero
dell'Istruzione. Il Tar del Lazio si è ancora pronunciato
sull'argomento a seguito di due ricorsi presentati da altrettanti
legali catanesi, Dino Caudullo e Salvatore Spataro. Come è noto, il
Miur non aveva tenuto in considerazione l'ordinanza dello stesso Tar
del Lazio del 5 giugno, che aveva accolto il ricorso d'urgenza con cui
un gruppo di docenti aveva rivendicato il diritto all'inserimento a
pettine nelle graduatorie di tre province oltre a quella di
appartenenza. Ma all'inizio dell'anno scolastico il Miur non ha mai
applicato l'ordinanza, dando precise disposizioni agli Usp: anche i
precari che hanno presentato istanza per essere inseriti "a pettine"
sono rimasti in coda. A questo punto la "palla" passa alla Gelmini. Non
è dato sapere se il ministero terrà conto di queste ulteriori pronunce
del Tar Lazio, anche se trattasi di provvedimenti giudiziari esecutivi.
Intanto alcuni precari catanesi, inseriti negli elenchi di uffici
scolastici provinciali del Nord, hanno avuto la nomina pur trovandosi
in coda degli elenchi; mentre i precari catanesi, che già lavoravano in
scuole del Nord ed hanno chiesto Usp della Sicilia di ritornare non
sono stati nominati essendo, appunto, rimasti in coda delle graduatorie.
MARIO CASTRO