L’introduzione dei “vanity URL” da parte di Facebook è stata un’operazione compiuta con successo, riuscendo a raggiungere in poche ore i 3 milioni di URL assegnati (e il numero è in continua crescita), come segnalato ieri. Gli utenti si sono sbizzarriti con i propri URL, e probabilmente il premio per l’originalità l’ha vinto Christine Shipley di San Francisco.
La ragazza, invece di creare un URL utilizzando il proprio nome e cognome, ha scelto l’indirizzo facebook.com / default.aspx. Si, avete capito bene, l’indirizzo di quest’utente assomiglia molto alla pagina predefinita di un sito, ma nessun problema: Facebook è stato costruito con PHP e non in ASP come suggerito dall’estensione aspx.
Ma questa curiosità fa emergere un problema legato all’introduzionedei vanity URL, ovvero la rincorsa ai nomi originali e ai marchi. Non è un caso che molte aziende stiano registrando diversi account condiverse combinazioni di URL per preservare il proprio marchio. E nonsolo: è possibile che, in futuro, nasca un vero e proprio mercato degliURL da parte di aziende che acquisteranno indirizzi registrati dagliutenti in questi giorni.
PG