Quasi mille posti in meno per i docenti di Catania e provincia nel prossimo anno scolastico. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha diffuso l’ultima proiezione, cioè quella definitiva, riguardante la ripartizione dei posti di organico di diritto delle istituzioni scolastiche della Sicilia per l’anno scolastico 2009-2010.

Per quanto riguarda Catania resta confermato che i tagli nelle scuole sono di ben 952 posti, così suddivisi: 331 nella scuola primaria, 325 nella scuola secondaria di primo grado, 296 nella media superiore.

Il ridimensionamento dei posti nell’organico di diritto degli istituti etnei rientra in un complessivo trend di diminuzione di cattedre che riguarda tutte le province isolane. In totale nelle scuole siciliane, infatti, i tagli ammontano a 4.505, così suddivisi: scuola primaria, 1.549, scuola secondaria di primo grado, 1.501, scuola secondaria di secondo grado 1.455.

Tutto era stato stabilito nel settore della scuola primaria, dove, come abbiamo pubblicato, la situazione è davvero grave. Infatti i docenti senza posto sono 121, i quali sono in attesa della loro utilizzazione. Sempre nella scuola primaria, il direttore generale tenuto conto della difficile situazione della scuola etnea, ha concesso 63 posti, prelevandoli dalle cattedre accantonate, a disposizione del dirigente Di Stefano per tamponare i casi di emergenze nei vari uffici scolastici provinciali della Sicilia. Catania, rispetto alle altre province, nell’ex scuola elementare ha avuto un numero maggiore di posti.

Restando agli accantonamenti, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale ha a sua disposizione 47 cattedre, nella scuola secondaria di primo grado (che distribuirà entro il 18 giugno) e 66 nella scuola secondaria di secondo grado (che assegnerà entro il 28 maggio).

Come nella scuola primaria, anche nella secondaria etnea si prevedono altri docenti che perderanno la sede di titolarità, in particolare nel settore delle materie letterarie nell’ex scuola media di primo grado. È superfluo stare a rilevare la gravità, tra l’altro in un momento di grande difficoltà economica nella nostra provincia, soprattutto per i docenti precari che dopo anni di servizio rischiano di rimanere senza posto di lavoro.

E tutto ciò con un paradosso alla base del rapporto fra cattedre e numero di studenti previsti per il prossimo anno scolastico. Vero è che vi è una diminuzione di alunni, rispetto all’anno scolastico in corso (410 nella scuola primaria, 280 nella secondaria di primo grado), e poi bisogna considerare i pensionamenti, ma è altrettanto vero che i suddetti tagli, non verranno del tutto colmati dai pensionamenti.

Addirittura, negli istituti di secondo grado vi è un aumento di 452 alunni rispetto a quest’anno , mentre verranno a mancare 296 cattedre, il che significa che in questo specifico segmento si prevedono classi affollate, a tutto danno della qualità dell’offerta formativa.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)