GODIAMOCI ALLORA QUESTI 100 € DI AUMENTO, CARI COLLEGHI …
Bisogna che tutto cambi… perché tutto resti com’è…ennesima
gattopardesca manovra del Ministero dell’Istruzione per maltrattare gli
eterni ripetenti…-prof.ssa Silvana la Porta
Ricordo un favoloso titolo da prima pagina di qualche anno fa.Recitava
enfaticamente: “Più soldi agli insegnanti!”.Allora ho immaginato i
lettori, inconsapevoli della triste realtà della scuola, pensare,
dinanzi a quella affermazione, quello che Sandro Onofri scriveva
riguardo alla considerazione di cui la classe docente gode nel nostro
paese. Sentite un po’: “Ma, insomma, cosa vogliono questi professori?
Hanno tre mesi di ferie l’anno, lavorano mezza giornata, non fanno un
tubo, sono ignoranti come capre, c’hanno tutti il doppio lavoro, e
adesso si mettono pure a protestare? Ma che non ce li mandiamo noi i
figli a scuola? Che non lo sappiamo noi chi sono i professori? Sono
tutti raccomandati, sono troppi, sono comunisti, sono terroni, vanno a
simpatie, non sanno come gira il mondo, sono i sacerdoti della
banalità, gli appaltatori dell’ovvio, i sabotatori di ogni innovazione,
buoni soltanto a soffocare ogni genialità, a mortificare la cultura.”
In queste significative parole sono, a mio parere, meravigliosamente
sintetizzate le critiche serrate rivolte dalla società a noi
insegnanti…figuriamoci quando ci vedono gratificati, di tanto in tanto,
da un aumento di stipendio. Si urla allo scandalo. Ci si indigna.
Senza pensare che è da decenni che a ogni rinnovo del contratto, ci
promettono grandi cambiamenti, si vocifera che finalmente è la volta
buona, che riconquisteremo la nostra dignità di uomini e di
professionisti.Poi passano i mesi, ci rendiamo conto che gli euro di
aumento ci bastano appena per continuare a sopravvivere, che le
clausole del famigerato, rivoluzionario, innovativo contratto si sono
tramutate nell’ennesimo grande bluff.
Come il principe Fabrizio di Salina nel “Gattopardo” capiamo allora che
bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è, che hanno giocato con
noi come si gioca con i cani, ai quali si finge di lanciare il bastone
che invece resta nella mano, per farci correre a vuoto.E ricomincia
l’attesa di un nuovo rinnovo contrattuale, in una girandola senza fine,
di speranze e disillusioni.
Godiamoci allora questi 100 €, cari colleghi, peraltro
astutamente centellinati goccia a goccia, perché la gioia si
prolunghi nel tempo, sognando i prossimi 100 €, suddivisi in comode
rate da 25 €….
Silvana La Porta