COMUNICATO STAMPA RECUPERARE LA FUNZIONE COSTITUZIONALE DELLA SCUOLA Un aiuto tangibile per combattere lo svilimento della professione docente: è la richiesta avanzata alla Gilda degli Insegnanti dalla folta platea che ieri ha partecipato al convegno “L’etica professionale dei docenti alla luce della funzione costituzionale della scuola” svoltosi a Verona. Aspre le critiche rivolte dai docenti alla recente ordinanza ministeriale su debiti e recuperi, definita “superburocratica, assistenzialista a oltranza, punitiva per i docenti e surrettiziamente supergarantista con gli studenti”. Dimenticati ormai i principi sanciti dalla Costituzione e dall’Unesco, in un sistema dell’istruzione sempre più “aziendalista”, insegnanti e alunni hanno perso il ruolo di protagonisti. È quanto sostengono i tre relatori intervenuti al convegno: Rino Di Meglio coordinatore nazionale della Gilda, Gianluigi Dotti, responsabile del centro studi dell’associazione, e Renza Bertuzzi, direttrice del mensile “Professione docente”. Nel corso della conferenza, inoltre, è stata sottolineata la necessità di una contrattazione separata per la categoria e dell’equiparazione agli stipendi europei, temi sui quali la Gilda è da sempre impegnata. Amara la constatazione evidenziata da Dotti: i principi che, secondo quanto stabilito dall’Unesco nel ’96, devono ispirare il lavoro dell’insegnante, sono completamente disattesi in Italia. Indice puntato anche contro la legge sull’autonomia scolastica che, come ha sottolineato Bertuzzi, “prevede l’assoggettamento dell’istruzione a richieste che vengono dall’esterno, ponendosi in forte contrasto con la funzione costituzionale della scuola”. A concludere i lavori, il coordinatore nazionale che ha criticato l’approccio tenuto dai sindacati confederali sin dagli anni ’70: “La razionalizzazione e quantificazione ‘matematica’ del lavoro dei docenti, cioè il tentativo di quantificare ogni attività aggiuntiva all’insegnamento, - ha affermato Di Meglio - si rivela devastante per la professione. La deriva alla quale oggi assistiamo ne è la chiara dimostrazione”. Roma, 24 novembre 2007 UFFICIO STAMPA GILDA INSEGNANTI Ester Trevisan