La scuola in cifre 2006
Da oggi sul sito del Ministero i dati dell'anno scolastico 2005/2006
Roma, 13 aprile 2007
E' disponibile da oggi su sito del Ministero, "La scuola in cifre 2006", seconda edizione di uno studio sui dati del sistema scolastico italiano provenienti da diverse fonti ufficiali, elaborati dalla Direzione Generale Studi e Programmazione. Si tratta di una panoramica di dati relativa all'anno scolastico 2005/2006 che comprende tutti gli aspetti del sistema scolastico italiano e raffronta tra loro molteplici informazioni riguardanti le risorse economiche, umane e tecnologiche.
In sintesi, i risultati più importanti :
La diversificazione del sistema scolastico italiano per aree territoriali
1. la distribuzione delle scuole nel territorio:
la diffusione delle sedi scolastiche (57.500, il 41% nel Nord, il 18% nel Centro, il 41% nel Sud e isole) è più capillare nel Centro e nel Mezzogiorno.
Se, a livello nazionale il 71% dei comuni ha almeno una scuola per l'infanzia, l_% almeno una scuola primaria, il 68% almeno una scuola media, il 19% almeno una scuola superiore, la presenza di sedi scolastiche anche nei piccoli comuni (quindi con un numero minore di alunni) è maggiore nelle aree centro-meridionali.
A livello nazionale il 23% delle scuole statali è localizzato in comuni montani; in Basilicata ed in Molise sono in montagna rispettivamente il 74% ed il 67% delle scuole.
2. l'andamento delle iscrizioni:
gli studenti sono in diminuzione nelle regioni meridionali, mentre sono in crescita nelle regioni settentrionali, anche per una maggiore presenza e stabilità dell'immigrazione. La regione che ha la percentuale più alta di alunni di nazionalità diversa da quella italiana è l'Emilia Romagna.
Il numero di studenti per docente
Negli ultimi anni è aumentato, ma lievemente, dal 10,9 del 1995-96 all' 11,2 del 2005-06; l'aumento si deve soprattutto alla scuola media e superiore. Il rapporto allievi-docente resta comunque il più basso in ambito europeo (nel Regno Unito, per esempio, è 17 a 1) ed è più basso anche il numero di ore di insegnamento frontale per gli insegnanti. Il carico orario per gli studenti, viceversa, è mediamente più alto che in Europa.
L'insegnamento come professione femminile
Sono donne l_% degli insegnanti, la percentuale più alta dopo l'Ungheria (82,5%). Si tratta della quasi totalità degli insegnanti nelle scuole per l'infanzia (99,6%); del 95,4% nella scuola primaria, del 75,6% nella scuola secondaria di primo grado e del 59,4% nella scuola superiore.
Sono invece meno del 40% le donne dirigenti scolastici.
Le graduatorie permanenti
Gli aspiranti all'insegnamento inclusi nelle graduatorie permanenti - che dal 1° gennaio 2007 si sono trasformate in graduatorie ad esaurimento - sono circa 445.000 (80% donne). Essendovi iscritti anche insegnanti già di ruolo nonché candidature obsolete perché non confermate nell'ultima apertura della graduatoria (2005), il numero dei candidati effettivi è 237.270. Nella maggior parte dei casi si tratta di insegnanti che hanno conseguito l'abilitazione e/o hanno completato la formazione specialistica di livello superiore universitario.
Le dotazioni informatiche per la didattica
Negli ultimi anni le dotazioni crescono con andamento costante. Il 52% delle scuole si è dotata di un proprio sito. Nel 54% delle scuole sono presenti tecnologie ADSL. L_% dei laboratori è dotato di postazioni multimediali (92% dei laboratori di informatica; 89% dei laboratori linguistico-multimediali),
Studenti e scolarizzazione
La scolarizzazione tra i 3 e i 5 anni, pur non obbligatoria, interessa ormai quasi il 100% dei bambini.
E' in aumento il tasso di scolarità dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni: 93,4% per i quindicenni, 87,9% per i sedicenni, 82,4% per i diciassettenni e 73,5% per i diciottenni. Il tasso di scolarizzazione è variabile nelle diverse aree territoriali ed ha valori particolarmente alti nelle Marche e in Basilicata.
Istituti Professionali, Istituti Tecnici, Licei
Nel 2005-2006 gli alunni iscritti negli istituti tecnici anni rappresentano il 35,1% degli iscritti alla scuola superiore; i licei rappresentano il 32,5%; i professionali il 23%.
Gli alunni di nazionalità non italiana
Anche nell'anno scolastico 2005/2006 sono in aumento in tutti gli ordini e gradi di scuola (incidenza rispetto al totale pari al 4,9%). Sono presenti nel 65% delle scuole, con valori più alti nel primo ciclo, ma in tendenziale aumento anche nel secondo.
Gli studenti non italiani hanno percorsi di studio meno regolari e incontrano maggiori difficoltà fin dalla scuola primaria.
Gli alunni diversamente abili
L'andamento delle iscrizioni è in crescita; sono il 2,4% nella scuola primaria, il 3,1% nella scuola media , l_,4% nella scuola secondaria superiore.
I docenti di sostegno, che erano 65.615 nel 2000-2001, sono 83.761 nel 2005-2006.
L'educazione degli adulti
Sono più di 400.000 l'anno gli iscritti ai Centri Territoriali per l'Educazione degli adulti, di cui il 26% sono stranieri. Sono oltre 65.000 gli iscritti ai corsi serali per lavoratori-studenti della scuola secondaria superiore.
Da oggi sul sito del Ministero i dati dell'anno scolastico 2005/2006
Roma, 13 aprile 2007
E' disponibile da oggi su sito del Ministero, "La scuola in cifre 2006", seconda edizione di uno studio sui dati del sistema scolastico italiano provenienti da diverse fonti ufficiali, elaborati dalla Direzione Generale Studi e Programmazione. Si tratta di una panoramica di dati relativa all'anno scolastico 2005/2006 che comprende tutti gli aspetti del sistema scolastico italiano e raffronta tra loro molteplici informazioni riguardanti le risorse economiche, umane e tecnologiche.
In sintesi, i risultati più importanti :
La diversificazione del sistema scolastico italiano per aree territoriali
1. la distribuzione delle scuole nel territorio:
la diffusione delle sedi scolastiche (57.500, il 41% nel Nord, il 18% nel Centro, il 41% nel Sud e isole) è più capillare nel Centro e nel Mezzogiorno.
Se, a livello nazionale il 71% dei comuni ha almeno una scuola per l'infanzia, l_% almeno una scuola primaria, il 68% almeno una scuola media, il 19% almeno una scuola superiore, la presenza di sedi scolastiche anche nei piccoli comuni (quindi con un numero minore di alunni) è maggiore nelle aree centro-meridionali.
A livello nazionale il 23% delle scuole statali è localizzato in comuni montani; in Basilicata ed in Molise sono in montagna rispettivamente il 74% ed il 67% delle scuole.
2. l'andamento delle iscrizioni:
gli studenti sono in diminuzione nelle regioni meridionali, mentre sono in crescita nelle regioni settentrionali, anche per una maggiore presenza e stabilità dell'immigrazione. La regione che ha la percentuale più alta di alunni di nazionalità diversa da quella italiana è l'Emilia Romagna.
Il numero di studenti per docente
Negli ultimi anni è aumentato, ma lievemente, dal 10,9 del 1995-96 all' 11,2 del 2005-06; l'aumento si deve soprattutto alla scuola media e superiore. Il rapporto allievi-docente resta comunque il più basso in ambito europeo (nel Regno Unito, per esempio, è 17 a 1) ed è più basso anche il numero di ore di insegnamento frontale per gli insegnanti. Il carico orario per gli studenti, viceversa, è mediamente più alto che in Europa.
L'insegnamento come professione femminile
Sono donne l_% degli insegnanti, la percentuale più alta dopo l'Ungheria (82,5%). Si tratta della quasi totalità degli insegnanti nelle scuole per l'infanzia (99,6%); del 95,4% nella scuola primaria, del 75,6% nella scuola secondaria di primo grado e del 59,4% nella scuola superiore.
Sono invece meno del 40% le donne dirigenti scolastici.
Le graduatorie permanenti
Gli aspiranti all'insegnamento inclusi nelle graduatorie permanenti - che dal 1° gennaio 2007 si sono trasformate in graduatorie ad esaurimento - sono circa 445.000 (80% donne). Essendovi iscritti anche insegnanti già di ruolo nonché candidature obsolete perché non confermate nell'ultima apertura della graduatoria (2005), il numero dei candidati effettivi è 237.270. Nella maggior parte dei casi si tratta di insegnanti che hanno conseguito l'abilitazione e/o hanno completato la formazione specialistica di livello superiore universitario.
Le dotazioni informatiche per la didattica
Negli ultimi anni le dotazioni crescono con andamento costante. Il 52% delle scuole si è dotata di un proprio sito. Nel 54% delle scuole sono presenti tecnologie ADSL. L_% dei laboratori è dotato di postazioni multimediali (92% dei laboratori di informatica; 89% dei laboratori linguistico-multimediali),
Studenti e scolarizzazione
La scolarizzazione tra i 3 e i 5 anni, pur non obbligatoria, interessa ormai quasi il 100% dei bambini.
E' in aumento il tasso di scolarità dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni: 93,4% per i quindicenni, 87,9% per i sedicenni, 82,4% per i diciassettenni e 73,5% per i diciottenni. Il tasso di scolarizzazione è variabile nelle diverse aree territoriali ed ha valori particolarmente alti nelle Marche e in Basilicata.
Istituti Professionali, Istituti Tecnici, Licei
Nel 2005-2006 gli alunni iscritti negli istituti tecnici anni rappresentano il 35,1% degli iscritti alla scuola superiore; i licei rappresentano il 32,5%; i professionali il 23%.
Gli alunni di nazionalità non italiana
Anche nell'anno scolastico 2005/2006 sono in aumento in tutti gli ordini e gradi di scuola (incidenza rispetto al totale pari al 4,9%). Sono presenti nel 65% delle scuole, con valori più alti nel primo ciclo, ma in tendenziale aumento anche nel secondo.
Gli studenti non italiani hanno percorsi di studio meno regolari e incontrano maggiori difficoltà fin dalla scuola primaria.
Gli alunni diversamente abili
L'andamento delle iscrizioni è in crescita; sono il 2,4% nella scuola primaria, il 3,1% nella scuola media , l_,4% nella scuola secondaria superiore.
I docenti di sostegno, che erano 65.615 nel 2000-2001, sono 83.761 nel 2005-2006.
L'educazione degli adulti
Sono più di 400.000 l'anno gli iscritti ai Centri Territoriali per l'Educazione degli adulti, di cui il 26% sono stranieri. Sono oltre 65.000 gli iscritti ai corsi serali per lavoratori-studenti della scuola secondaria superiore.
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