Vertice
alla Provincia per pianificare gli interventi di edilizia scolastica e per
sciogliere i vari «nodi», venuti al pettine durante il conteggio delle
iscrizioni e delle classi dei plessi (137) dislocati sul territorio etneo.
Accordo raggiunto per quanto concerne l'istituto Principe Umberto, otto classi
saranno infatti ricavate all'interno della scuola «Meucci» (di recente
ristrutturata), gestita dal Comune di Catania che ha già dato la sua
disponibilità: «I due dirigenti si sono mostrati concordi - spiega l'assessore
Luigi Pappalardo - e la scelta intrapresa è in linea con le esigenze
prospettate». Per quanto riguarda il Cutelli, invece, è confermata la soluzione
dell'anno passato: sarà l'Eredia a ospitare le 20 aule mancanti del liceo
classico.
I dirigenti dell'assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione (in prima
linea la dottoressa Pagliaro e l'ing. Trainiti) con l'assessore in testa, ieri
hanno elaborato un documento consuntivo degli interventi ultimati, di quelli in
corso (riportati nel grafico accanto) e dei progetti che aspettano soltanto l'«ok»
del finanziamento con decreto ministeriale per l'avvio dei lavori: «Quello
maggiormente rilevante - continua Pappalardo - riguarda il Boggio Lera che vedrà
impegnati 3 milioni e mezzo di euro per interventi strutturali». Frattanto c'è
la promessa della stessa amministrazione - nei confronti del suddetto istituto -
di rispettare gli accordi economici già intrapresi (si tratta di 98mila al
vaglio del bilancio proprio in questi giorni) per alcune «pendenze»: la
restituzione dell'uso del laboratorio di chimica, della palestra femminile e
della biblioteca.
Altre novità relative agli immobili scolastici riguardano il tecnico Nautico
«Duca degli Abruzzi», dov'è stata già sistemata la copertura dalla quale
filtrava l'acqua; e gli istituti sottoposti a manutenzione in conformità alla
626 (cofinanziati da Ministero, Regione e Provincia): «De Felice Giuffrida» e
«Galileo Galilei» di Catania, «G. Verga» di Adrano, istituto «Francesco De
Santis» di Paternò e «Ipsia» di Bronte.
Per quanto concerne invece la ricerca di nuove strutture «per creare una vera e
propria cintura attorno al centro cittadino, volta a rispondere alle esigenze
dell'utenza», le notizie riguardano la tanto attesa scuola di Librino, che vedrà
nascere 60 aule (attualmente si aspetta l'esito del ricorso straordinario al
presidente della Regione per il rifiuto del Genio civile, che ha espresso parere
negativo su una perizia tecnica) che ha un tempo di consegna di 22 mesi; le 20
aule a Gravina per ottimizzare i flussi d'iscrizione del Polivalente (nei
prossimi giorni l'ufficio contratti passerà la pratica per l'acquisizione); e
per finire, il grande polivalente che sorgerà a Mascalucia. «Un progetto che
entro due anni e mezzo dovrebbe diventare realtà - continua Pappalardo - un
edificio che ospiterà 1.000 studenti e servirà da valvola di sfogo per buona
parte dell'hinterland».
Insomma, se si considerano i lavori a venire, e quelli già effettuati nel primo
semestre 2006 (basti pensare che, oltre alle grandi opere menzionate, sono stati
effettuati anche 324 interventi di "mantenimento"), «possiamo ritenerci
soddisfatti - conclude l'assessore - anche se non rallenteremo i ritmi, visti i
numerosi problemi all'interno del nostro territorio».
Assia La Rosa (da La Sicilia)