Docenti montani
i punti restano doppi
Con un'ordinanza del 14 ottobre scorso, il Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha sospeso l'esecutività della sentenza del Tar di Catania che aveva dato ragione ai docenti non montani nei confronti dei loro colleghi che avevano prestato servizio nelle scuole ubicate nei paesi di montagna ottenendo il doppio punteggio.
I legali dei docenti montani hanno sostenuto che l'elenco utilizzato dal Ministero per individuare i comuni di montagna era meramente ricognitivo, come peraltro aveva statuito il Consiglio di Stato in una recentissima sentenza. In sostanza il Cga ha ritenuto legittimi il comportamento tenuto dal Ministero e l'elenco dei comuni di montagna relativo all provincia di Catania. Viceversa, secondo il Tar di Catania i comuni di montagna di Catania non possedevano i requisiti ai fini dell'attribuzione del punteggio maggiorato.
L'ordinanza del Cga di Palermo evita per il momento lo stravolgimento delle graduatorie attualmente in vigore. Una boccata di ossigeno in attesa che venga definitivamente chiarita la questione. Se quindi, come si è detto, per quest'anno non si toccano le graduatorie permanenti, nè le nomine fatte, il caso è tutt'altro che chiuso.
L'avv. Fabio Rossi, che ha difeso i docenti non montani, ottenendo la nota sentenza del Tar di Catania, ha così dichiarato: «Il Cga non si è pronunciato, nemmeno incidentalmente, sulla legittimità del doppio punteggio, ma si è limitato a sospendere l'esecutività della sentenza di I grado. A tal proposito, l'amministrazione aveva paventato possibili ripercussioni sul regolare svolgimento dell'anno scolastico. Proporremo comunque apposita istanza affinché il Cga si esprima nel merito prima delle prossime operazioni di nomina».
MARIO CASTRO
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